CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Giovedì 16 febbraio alle ore 11:00, presso la sala Giunta del Municipio, l’amministrazione comunale ha fissato un nuovo incontro con gli operatori portuali: pescatori, ormeggiatori ed associazioni della nautica, per illustrare e condividere l’iter degli ormai prossimi lavori di rimozione dei corpi morti e dragaggio del porto canale. Condizioni meteo permettendo i lavori inizieranno, infatti, nella prima settimana di Marzo con la completa rimozione da parte dei sub dei blocchi di cemento e delle catenarie del porto fluviale di Castiglione della Pescaia.
«L’amministrazione comunale – spiegano Elena Nappi e Federico Mazzarello rispettivamente sindaca e vicesindaco delegato alle politiche demaniali della cittadina balneare – si è aggiudicata un finanziamento regionale che rientra nel Fondo sviluppo e coesione di 1milione e 480 mila euro, cifra che coprirà completamente le spese da sostenere».
«A settembre abbiamo dato il via al lungo iter burocratico per l’ottenimento dei pareri necessari e al contempo – continuano sindaca e vice – incontrato i nostri operatori portuali per condividere con loro le migliori soluzioni progettuali e tenerli aggiornati sullo stato d’avanzamento dei lavori».
Nei mesi scorsi sono state eseguite dagli uffici dell’ente le indagini sui carotaggi e le caratterizzazioni dei sedimi nonché le necessarie indagini subacquee e, contemporaneamente, sono stati acquisiti i pareri favorevoli della Soprintendenza archeologica, della Direzione mobilità e infrastrutture, di quella dell’agricoltura e di quella dell’ambiente ed energia della Regione Toscana. Inoltre, hanno espresso il loro assenso, obbligatorio a questo importante intervento, la Capitaneria di Porto, il Demanio marittimo e il Comando della polizia municipale.
La stazione appaltante dell’amministrazione provinciale di Grosseto ha eseguito le operazioni di gara che si sono concluse il 6 febbraio, affidando l’incarico alla ditta esecutrice di questo intervento che nasce dall’esigenza di risolvere le criticità legate all’accumulo di sedimenti marini trasportati dalle correnti idrauliche all’interno della foce del fiume Bruna.
«Da progetto – fanno sapere sindaca e vice – sarà ristabilita una profondità idonea ad una navigabilità in sicurezza di tutte le imbarcazioni che gravitano nell’area portuale e dal rilievo batimetrico scaturisce che al termine dell’intervento di escavo sarà dragato un volume di sedimenti pari a 8.000 metri cubi, che troveranno posto in discarica a riciclaggio».
Il cronoprogramma dei lavori prevede 3 settimane di tempo per la rimozione di tutti i corpi morti e delle catenarie, altri 14 giorni per l’escavo che avverrà utilizzando un moto-pontone attrezzato con escavatore dotato di un braccio operatore e nei successivi 21 giorni saranno installati i nuovi sistemi di ormeggio con vite elicoidale.
«Procediamo attraverso un’importante sinergia tra istituzioni a vari livelli ed operatori portuali – concludono Nappi e Mazzarello – cercando di coniugare la sostenibilità ambientale ed economica dei lavori con il necessario sviluppo economico del comparto portuale e la tutela di coloro che anche durante il periodo dei lavori di escavo deve svolgere il proprio lavoro, e per questo confidiamo molto nell’aiuto di tutti, istituzioni e cittadini.