PITIGLIANO – Il Comune di Pitigliano, venerdì 10 febbraio, nel Giorno del ricordo, ha apposto su una panchina, in via Giovanni XXIII, una targa simbolica, in memoria di Norma Cossetto, la giovane studentessa universitaria istriana vittima delle foibe.
Norma Cossetto abitava in un villaggio nel comune di Visignano e studiava all’università di Padova. Era impegnata politicamente e iscritta ai gruppi universitari fascisti. All’età di 23 anni, nel 1943, fu catturata dai partigiani jugoslavi di Tito, che cercavano informazioni su suo padre, esponente del fascismo istriano. Norma si rifiutò di dare informazioni e di rinnegare il fascismo come le era stato imposto di fare. Fu seviziata, violentata e gettata nelle foibe.
“Norma Cossetto è diventata il simbolo delle atrocità delle foibe – commenta il sindaco di Pitigliano, Giovanni Gentili –. Far conoscere la sua storia è un atto dovuto per rendere giustizia, con la memoria, alle vittime di quella tragica pagina italiana che solo tardivamente è stata riconosciuta dalla Repubblica. Certamente è doveroso farlo, contestualizzando storicamente i fatti e ricordando le responsabilità del Fascismo. Seppur riconosciamo queste responsabilità ci dobbiamo chiedere se questo renda meno gravi i massacri delle foibe e se possiamo giustificare la fine che hanno fatto quelle persone. Questa è la domanda storica che ci dobbiamo porre, e la risposta ovviamente è no”.
“Pitigliano, da sempre terra di accoglienza, di dialogo e di pace –prosegue il sindaco Giovanni Gentili – ha accolto, quindi, l’invito della sezione provinciale di Fratelli d’Italia, rivolto ai comuni, di apporre questa targa che ci è stata da loro donata, in ricordo di Norma Cossetto. In questo modo vogliamo lasciare una traccia, un segno di quella vicenda nel luogo in cui viviamo e che frequentiamo quotidianamente, per ribadire il nostro no alla violenza e alle ingiustizie e contribuire alla ricostruzione di una memoria collettiva e condivisa”.