GROSSETO – Si è svolta stamattina, venerdì 10 febbraio, l’annuale cerimonia solenne del Giorno del Ricordo, istituito con la legge del 30 marzo 2004 al fine di conservare e rinnovare la memoria di tutte le vittime delle foibe e degli italiani costretti all’esodo.
All’ingresso del Palazzo Comunale, di fronte alla targa donata al Comune di Grosseto dalla famiglia dell’esule Eleonora Millo Trotta, scomparsa lo scorso agosto, in ricordo di quei tragici eventi, si è tenuta una cerimonia di saluto introdotta dal presidente del Consiglio comunale Fausto Turbanti.
Hanno preso la parola anche il consigliere comunale Claudio Pacella, il prefetto di Grosseto Paola Berardino e il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna in rappresentanza dell’intera amministrazione. Al termine, la benedizione della targa e l’apposizione di una corona commemorativa.
“Un genocidio spietato che non tenne conto di età, sesso, religione – commentano il sindaco e il presidente del Consiglio – e che ha segnato una fra le pagine più brutte della storia contemporanea, che per troppi anni è rimasta nascosta. Come cittadini abbiamo il dovere morale di trasmettere alle nuove generazioni l’insegnamento a cui la strage ci educa: l’odio genera solo altro odio”.
A chiudere il momento di riflessione e commemorazione è stata l’esecuzione del Silenzio da parte di un trombettista della Polizia municipale.
La cerimonia è poi proseguita in sala del Consiglio comunale, con l’intervento del dottor Vincenzo Maria de Luca, ricercatore, storico e saggista romano con all’attivo numerose pubblicazioni relative al tema della giornata.