GROSSETO – «È morto il compagno Luca Mechini» a comunicarlo Giovanni Di Meo che racconta: «Figlio dell’ ex dirigente comunista Rodolfo Mechini, Luca è sempre stato un appassionato di musica anni ’70. Una musica che, a differenza di quella attuale, si era sempre caratterizzata per il suo legame con la ribellione e la contestazione giovanile che in Italia avevano “gonfiato le vele” del Partito comunista italiano».
«Ci eravamo iscritti insieme a Rifondazione Comunista nel gennaio 2022; per me era un ritorno, mentre per lui è stato qualcosa di strano, perché dopo il cambio del nome del Partito Comunista Italiano del 1991 non aveva più ripreso alcuna tessera di partito fino al 2022, appunto. Convinto da me e da altri amici suoi coetanei aveva fatto la tessera ed aveva frequentato il circolo Grossetano e fatto amicizia con tutti, a prescindere dall’età anagrafica».
«Una volta mi fece sentire un suo vecchio audio sull’Unione Europea e sull’euro che avrebbe voluto pubblicare. Per me è stato il migliore insegnante di storia che abbia mai avuto, anche perchè alcune cose le aveva vissute direttamente ed era stato insieme al padre ad incontri internazionali molto importanti» prosegue Di Meo.
«Per questo voglio pensare di rivederlo sbucare dietro gli Industri con la sua bicicletta e dirigersi verso la mia pizzeria, che spesso frequentava».