GROSSETO – “Apprendiamo dalla stampa locale – commenta Guendalina Amati, consigliere provinciale capogruppo minoranza FdI – delle uscite sensazionali da parte del presidente Limatola e dei suoi compagni di giunta sul “dietrofront” relativo alla Diaccia Botrona, che si riprenderebbe i 200 ettari, il tutto per riparare alle varie promesse elettorali con le quali avevano incantato Gori e i 5Stelle, con il “blocco della vendita”, oltretutto prendendo in giro anche gli ignari cittadini”.
“In sede di Consiglio provinciale – prosegue Amati – la maggioranza ha portato in votazione una delibera, come quella relativa alla Diaccia Botrona, che al massimo poteva essere trattata come presa d’atto, e nulla più. Infatti, vorrei ricordare al presidente Limatola, che il precedente presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna nel bando che aveva emesso, aveva previsto un preciso comma, con il quale il futuro acquirente in caso di aggiudicazione, veniva vincolato. Pertanto, Limatola non ha né bloccato la vendita, ma né tantomeno si è ripreso i 200 ettari, perché tutto questo era già stato previsto nel vicolo del bando che fece a suo tempo Vivarelli Colonna”.
“Adesso, su quei terreni: i famosi 200 ettari della Diaccia Botrona sottoposti a vincolo come disposto nel D.lgs. 42/2004, art.142, ci sarebbe stato un vincolo di destinazione d’uso di 90 anni. Tale vincolo, – spiega la capogruppo di Fratelli d’Italia – venne apposto con lo scopo di destinare tali terreni al perseguimento del fine pubblico rappresentato dalla gestione dell’area da parte di soggetti pubblici”.
“Quindi, basta con le bugie, e basta con la mistificazione e falsificazione della realtà. Se l’attuale maggioranza piddina in consiglio provinciale non è in grado di fare ciò che aveva promesso in campagna elettorale, soprattutto ai 5Stelle che l’ha votata, abbia almeno il ritegno di dire veramente come stanno le cose e non si ricopra di ridicolo”, conclude Guendalina Amati, capogruppo minoranza Fratelli d’Italia provincia Grosseto.