GROSSETO – «Il problema degli ungulati in agricoltura potrebbe essere solo un lontano ricordo». Confagricoltura Grosseto ha organizzato un incontro presso la struttura della Antica Fattoria La Parrina, per chi interessato a trovare una soluzione all’annoso problema degli ungulati che devastano i campi e le colture. «Cinghiali, daini e altri animali nocivi alle colture – secondo quanto spiegato dai tecnici di Bi-mas – sarebbero allontanati grazie a un dispositivo brevettato che si chiama Device LDTU, innovativo nella sua applicazione e frutto di un’attenta ricerca e sperimentazione in campo, così da consentire agli operatori agricoli e alle aziende, di monitorare e salvaguardare, attraverso una performante tecnologia, l’area agricola di interesse».
«Il sistema, modulabile in estensione, una volta verificata la presenza di animali per mezzo di fotocellule dislocate sul perimetro, attiva un sistema combinato di elementi dissuasivi visivi, uditivi e olfattivi, capaci di arrecare disturbo a famiglie specifiche di animali, modulando anche l’intensità sonora».
«Poiché questo è un problema che da anni sta subendo il mondo agricolo, al fine di testarne gli effetti e compiere valutazioni e monitoraggi – ha spiegato il direttore di Confagricoltura Grosseto, Paolo Rossi – auspichiamo una risposta delle aziende così da procedere con l’implementazione del dispositivo, al fine di renderlo più performante e adatto alle nostre colture».
Chi interessato può mettersi in contatto con il coordinatore del progetto per Confagricoltura, Edoardo Passalacqua.