GROSSETO – Un progetto con protagonisti d’eccezione, i bambini: si intitola “Attraverso i suoni, coesione sociale, educazione e musica”, e ne sono promotori Agimus e Fondazione Cr Firenze, che lo sostengono insieme al Comune di Grosseto, con il Settore Servizi per il Cittadino e la famiglia.
«Abbiamo sostenuto con particolare convinzione questo progetto – dichiara il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori – perché crediamo moltissimo nel valore educativo ed aggregativo della musica. La nostra istituzione si sta impegnando moltissimo, soprattutto in questi mesi post pandemia, in iniziative e in campagne che hanno come scopo quello di favorire l’inclusione e cercare di attenuare la povertà educativa. Siamo infatti consapevoli di quanto il covid abbia accentuato situazioni di sofferenza e di isolamento, anche nei giovani e nei più piccoli. Cerchiamo di essere vicini a tutti coloro che si impegnano in questa direzione e ringraziamo per quanto stanno facendo l’associazione Agimus e il Comune di Grosseto, con cui collaboriamo da tempo con reciproca soddisfazione».
«La musica – come spiega l’assessore al sociale del Comune di Grosseto Sara Minozzi – è uno dei metodi più diretti e universalmente riconosciuti per creare una base solida e attiva per la crescita intellettuale dell’individuo. Ma non solo, perché studiare musica insieme significa lavorare in gruppo, imparare a conoscere sé stessi e gli altri, rispettare le peculiarità di ognuno. Il Comune è orgoglioso di aver supportato concretamente questo progetto insieme ad Agimus perché la musica, con la sua immediatezza, diventa motore di un’autentica aggregazione sociale».
L’obiettivo è quello di contribuire, attraverso la musica e l’inclusione, a ridurre la povertà educativa per alcuni segmenti di popolazione fragile del territorio grossetano e quindi a promuovere la coesione sociale. La musica diventa aggregazione, crescita, opportunità. La missione è quella di realizzare un’Orchestra sociale giovanile per permettere ai bambini dai 6 ai 12 anni di vivere la musica classica e il lavoro d’orchestra. Sarà il primo intervento di questo tipo sul territorio grossetano, che consentirà di ricollegarsi ai progetti già sviluppati su Firenze e Arezzo. Agimus promuove infatti attività volte a diminuire il disagio sociale attraverso la musica.
«Arriva da molto lontano questo meraviglioso progetto che mira a utilizzare il potere aggregante ed educativo della musica per lavorare insieme – dice Gloria Mazzi presidente di Agimus Grosseto – La fascia di età interessata è quella della scuola primaria e secondaria di primo grado, dove bambini provenienti non solo da nazioni diverse ma anche con diverse età si cimenteranno nel creare, insieme ai loro docenti, un’orchestra vera e propria. Musica sempre, e il nome già spiega tutto: la musica non ha limiti di nessuna tipologia, età, nazione, lingua, estrazione, la musica arriva ovunque, e ovunque si diffonde e dà la possibilità di dialogare. Ringrazio di cuore il Comune di Grosseto nella persona dell’assessore Minozzi per aver promosso e finanziato con entusiasmo questo progetto e la Fondazione Cr Firenze sempre attenta alla promozione e divulgazione della cultura in generale e nello specifico della cultura musicale tra i bambini. Un grazie immenso al presidente della Proloco di Roselle Alfonso De Pietro, per averci dato i locali per effettuare le lezioni e alla dottoressa Valeria Fabbroni, che ha creduto nel progetto ed ha collaborato con la sottoscritta alla sua realizzazione».
A Grosseto, il primo passo è stata proprio l’identificazione dello spazio dove verranno condotte le selezioni e il percorso formativo dei bambini ed i fruitori del progetto stesso.
I bambini iscritti per adesso sono già 15 e tra i nomi delle insegnanti ci sono professoresse molto conosciute come Laura Bianchi, Debora Andolina e Rossella Pratesi.
Gli strumenti attivi in orchestra saranno violino, violoncello e flauto traverso. Le lezioni si terranno con cadenza settimanale e saranno curate da un gruppo di docenti guidato da Marco Scicli, direttore del progetto, e da docenti qualificati e abilitati attraverso il Corso di formazione per operatori di Orchestra sociale.
Grazie all’attività musicale d’insieme, al gioco e alla vivacità dell’approccio educativo, non è necessaria per i partecipanti alcuna conoscenza pregressa degli strumenti musicali: tutti i bambini che vorranno, potranno partecipare. L’Orchestra andrà a collegarsi con la Rete di orchestre della Toscana e della nazione, creando possibilità di crescita fra i giovani partecipanti che dimostrino inclinazione e interesse a intraprendere un percorso come musicisti.
Durante l’anno si svolgeranno concerti e saggi aperti al pubblico che stabiliranno così traguardi formativi fondamentali per il gruppo di bambini.
Al termine del percorso educativo e performativo, è in progetto la realizzazione di un evento da tenere in un luogo significativo della città, alla presenza delle autorità , in modo da far crescere nei partecipanti la sensazione di aver preso parte a qualcosa di importante e riconosciuto.