ORBETELLO – Il gruppo consiliare Alternativa Orbello interviene sulle problematiche legate alla sanità e lo fa in una lettera indirizzata all’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini; al presidente della Commissione sanità della Regione Toscana Enrico Sostegni e al presidente della Conferenza zonale dei sindaci Colline dell’Albegna Giovanni Gentili.
«La sanità della zona sud della Toscana – cita la lettera – sta vivendo un momento di grande criticità sia sul versante ospedaliero che territoriale. Purtroppo la pandemia ha ulteriormente aggravato una situazione già critica da molto tempo in un territorio con bassa densità di popolazione e un vasto territorio con difficoltà di collegamenti sia stradali ma anche di rete telematica con una popolazione anziana. Abbiamo assistito in questi anni ad un progressivo depauperamento dei servizi con uno svuotamento dell’ospedale di Orbetello non accompagnato da un potenziamento della medicina territoriale e tanto meno del Pronto soccorso.
Attualmente il Ps è sotto organico un solo medico la notte,con un sistema di servizio di 118 non sempre coperto dal medico nella postazione di Orbetello».
«I nostri cittadini – prosegue la lettera – per usufruire del diritto universale delle cure, presupposto fondamentale della sanità pubblica, sono costretti ad attendere mesi per una ecografia o una rx (esami di primo livello) o una vista cardiologica, spesso ad oltre di 50 km di distanza (Pitigliano, Grosseto, Castel del Piano, Massa Marittima, tra l’altro mal collegati con i mezzi pubblici). La carenza di personale sanitario chiaramente nelle zone periferiche è più accentuato che nelle città se chiaramente non si creano dei presupposti per fidelizzare il personale alzando le qualità del lavoro. Ad oggi in tutti i reparti, a cominciare della terapia intensiva, si lavora con personale ridotto creando un notevole disagio nei lavoratori e nei pazienti. A breve avremo il pensionamento del primario di ortopedia che, dopo quello di chirurgia, non verrà sostituito. Che ne sarà del reparto di ortopedia? Quale sarà il ruolo di questa area che è stata considerata una delle missioni dell’ospedale di Orbetello? Non è presente uno pneumologo né un urologo e molti, specialmente anziani, sono costretti a rivolgersi al privato per avere una consulenza spesso indispensabile anche per la prescrizione di farmaci cronici».
«Sul territorio stiamo aspettando ormai da troppi anni la casa della salute, oggi evoluta in casa di comunità ma che ancora è molto lontana dalla realizzazione, sicuramente la sistemazione antisismica del distretto non corrisponde al progetto auspicato di punto di riferimento dei servizi territoriali. Purtroppo anche nel Pnrr non ci sono risorse per Orbetello ma sono previsti dei finanziamenti per dei progetti all’Argentario ancora da definire».
«L’ospedale di comunità, altro obiettivo importante della politica sanitaria regionale, che sulla carta prevedeva di 10 posti con due posti hospice è sempre stato limitato a 4 posti all’interno di un reparto di chirurgia dove gli infermieri in comune devono gestire il paziente acuto post operatorio e l’anziano cronico, terminale spesso portatore di agenti infettivi cronicizzati di difficile trattamento».
«Il trasporto sanitario che nonostante non sia nei Lea è stato sempre garantito in regione Toscana ha visto in questi ultimi mesi delle notevoli restrizione ed anche se la risposta sociosanitaria copre temporaneamente i cicli di trattamento restano fuori dall’accesso alla sanità una fascia di cittadini che non hanno possibilità di raggiungere i punti di erogazione dei servizi.
Chiediamo pertanto che la Commissione sanità regionale venga a valutare con un sopralluogo la situazione effettiva della sanità sulla zona sud, sui due presidi ospedalieri e sul territorio come già verificatosi in altri zone della nostra provincia».