GROSSETO – La scuola di cinema diretta da Francesco Falaschi e Alessio Brizzi proroga il termine delle iscrizioni per recitazione sceneggiatura e regia.
Saranno prodotti un film collettivo e un corto individuale per ciascuno degli allievi di Storie di cinema. E saranno chiamati a raccolta per un contributo creativo anche gli allievi di tutte le edizioni di questi 18 anni di scuola. E poi spazio alla creatività individuale: ogni regista scriverà e dirigerà un cortometraggio.
I corsi nel dettaglio: rimarranno aperte fino al 13 febbraio 23 le iscrizioni per la Scuola di Cinema di Grosseto diretta dal regista Francesco Falaschi (www.storiedicinema.it, scuolastoriedicinema@gmail.com). Si confermano i corsi di Regia e Sceneggiatura e Recitazione rispettivamente tenuti da Francesco Falaschi e Alessio Brizzi e Arianna Ninchi.
Si tratta di tre corsi separati e distinti ma anche in stretta relazione tra loro, dal momento che le storie elaborate dagli sceneggiatori saranno poi messe in scena dai registi e recitate dal gruppo degli attori. E comunque i tre docenti assicureranno un continuo dialogo tra le varie componenti creative dalla scuola, consapevoli della loro necessaria interdipendenza. I corsi si svolgeranno da febbraio a giugno, con cadenza settimanale pomeridiana: lunedì recitazione, martedì sceneggiatura e regia. La principale novità di quest’anno è che tutti i corsisti, poco dopo l’inizio dei corsi, dopo una fase di formazione sul linguaggio di base, potranno partecipare attivamente alla realizzazione di un docu-film che racconterà e realizzerà l’esperienza tipica della scuola: ideare, scrivere, realizzare e montare un film; un cortometraggio speciale per l’anno in cui la scuola diviene “maggiorenne”. Il titolo provvisorio del film è “Storie di cinema – Ci facciamo un film”.
«Inutile dire che vivere dall’interno l’esperienza di un set qualificato rappresenta un’occasione importante sotto il profilo formativo, che consentirà a tutti i corsisti un passaggio dalla teoria alla pratica molto utile da qualunque prospettiva creativa e professionale lo si guardi. Del resto la Scuola di Cinema assegna un valore centrale all’azione laboratoriale, convinta che solo l’esercizio diretto e la verifica concreta e costante di quanto appreso sia alla base di ogni vera conoscenza. Un esempio di questo metodo sono stati i cortometraggi “Ho tutto il tempo che vuoi” acquitato da Raicinema Channell e disponibile su Raiplay e “Non lo farò più” sulla violenza di genere, scritti e realizzato collegialmente, vincitori di numerosi premi. Tante le altre occasioni di approfondimento, dalla visione e analisi di sequenze di grandi film, alla scrittura di cortometraggi, alla creazione di monologhi interpretati dagli attori, che reciteranno nei corti diretti dagli allievi di regia e scritti dai neo sceneggiatori. Numerosi gli ex allievi che hanno intrapreso carriere nei vari settori, dalla regia alla sceneggiatura alla produzione, al marketing grazie anche una formazione paragonabile qualitativamente a quella delle più blasonate e prestigiose scuole italiane».