GROSSETO – La provincia di Grosseto resta autosufficiente. Nonostante la leggera flessione delle donazioni, in Maremma grazie anche all’impegno di Avis, dei suoi volontari e soprattutto dei migliaia di donatori, il bilancio rimane positivo: La provincia di Grosseto infatti si conferma una delle province migliore a livello regionale e non solo.
«Se guardiamo i numeri – dice il presidente provinciale di Avis Carlo Sestini – e naturalmente il mio pensiero va a tutti i nostri donatori di sangue e plasma che continuano a tendere il braccio per donare vita. Un ringraziamento alle sezioni i cui volontari si stanno impegnando con sempre maggiore costanza affinché la domanda di risorsa trovi risposta. Naturalmente il sistema non funzionerebbe senza coloro che raccolgono il nostro dono. Gli operatori dei centri trasfusionali e l’Azienda ASL Sud Est che ha operato una imponente azione volta a ridurre le carenze di personale medico. Purtroppo permangono quelle relative al personale infermieristico. Per questa ragione sarà mia cura, attraverso il presidente di Opi, Nicola Draoli, con cui abbiamo sottoscritto nel 2022 un protocollo d’intesa, mettere in atto azioni volte alla sensibilizzazione degli operatori infermieristici circa possibilità di lavoro presso i nostri centri trasfusionali».
I numeri: donatori, donazioni e sezioni – Nel 2022 (2021) abbiamo perso 165 (102) donazioni, con una perdita percentuale dell’ 1,41% (-0,87%). Rispetto al 2019 si sono perse 418 donazioni. Una vera e propria emorragia. Lo scorso anno abbiamo registrato dunque 11.539 donazioni, ma dobbiamo confermare il cambio di tendenza, vale a dire una crescita di quelle di sangue intero di 100 unità +1,17%, e una diminuzione di sole 19 unità di plasma (-0,67%). Si deve parlare invece di crollo per il multicomponent di -237 unità, vale a dire del -59,1%. Avis si conferma sempre come il bacino più ampio di donazioni tra associazioni, con oltre il 90% di quelle effettuate.
I donatori attivi (coloro che hanno fatto una donazione negli ultimi due anni) sono stati 6.854 (6.919 nel 2021 -0,93%) rallentando la perdita di donatori che si era registrata l’anno precedente rispetto al 2020 (-2.65%) Dei donatori attivi scendono i maschi 4.484 (-73) e crescono le donne 2.370 (+8). Gli uomini rappresentano il 65,42% della platea dei donatori. Di questi 5.803 hanno compiuto almeno una donazione (-32 rispetto al 2021), che ci permette di mantenere l’indice di donazione provinciale che sfiora 2 (1,99). Questo dato nel 2020 era stato del 2,02. Significa dunque che sono stati 1.051 i soci che non sono andati a donare nel 2022, contro i 1.050 del 2021, di cui 40 per motivi sanitari e 968 per altri motivi
Rimangono assolutamente invariati i nuovi donatori, 565 come nel 2021 (307 uomini e 258 donne). Le nuove iscrizioni hanno ampiamente compensato le 366 cessazioni o cancellazioni. Per fasce di età la concentrazione maggiore di donatori si ha tra i 46 e i 55 anni per entrambi i sessi, mentre tra i nuovi si conferma la fascia d’età 26/35 con 87 nuovi iscritti tra i maschi, mentre per le femmine è quella 18/25 (62). In crescita i donatori ultrasessantacinquenni che passano da 310 a 328.
La tipologia di gruppo più numerosa è quella dello 0+ (2.658) seguita dall’A+ (2.304) e quella meno numerosa gli AB- con 33 e il B- con 91. I rarissimi 0-, i donatori universali, continua il loro calo scendendo da 509 a 502. Complessivamente crescono di più le donazioni maschili, il 71,79% del totale (8.285) i quali prediligono ii sangue intero nel 79,26 % dei casi e solo del 18,87% di plasma mentre per le donne questa differenza si contrae passando al 62,45% per il sangue al 37,27% per il plasma.
I donatori attivi che non hanno potuto donare per motivi sanitari sono stati solo 40 e chi lo ha fatto per altri motivi sono stati 968. Stiamo tornando a lavorare con le scuole con i ragazzi del servizio civile. Per il 2022 Massa Marittima ha avuto ottimi risultati con due scuole superiori contattate con 6 classi per 4 ore di intervento e 103 alunni incontrati di cui 28 maggiorenni. Di questi 18 si sono iscritti e uno ha donato.
Al primo febbraio rispetto allo scorso anno registriamo un incremento del 6,1% delle donazioni, raggiungendo l’8,4%% su base annua. Le carenze attuali di sangue intero a livello regionale riguardano i gruppi 0 e gli A e B negativi.
Grosseto perde il 3,78% (-114), Follonica cresce di 80 unità (+4,44%), Massa Marittima aumenta del 2,47% (+37) come pure Orbetello Costa d’Argento (+60 6,28%). Bene l’area del Tufo con Sorano che regge e Pitigliano che cresce quasi del 5%. In flessione l’Amiata e Gavorrano.
Massa Marittima si conferma al vertice in provincia e seconda in Toscana dietro a Volterra per numero di donazioni ogni 1000 abitanti, 188,56, seguita da Castel del Piano 156,77 per località e 180,02 per Comune con l’aggiunta di Montenero.