FOLLONICA – Si avvicina la data della prima sfilata del Carnevale follonichese 2023 e nei capannoni della zona industriale i volontari dei vari rioni della città sono all’opera tutti i giorni per assemblare e colorare i carri.
«I lavori stanno andando bene – commenta Marco Larini, vicepresidente del rione Chiesa -, contiamo di finire entro giovedì prossimo. Abbiamo progettato la testa ad aprile dell’anno scorso, poi dai primi di ottobre abbiamo iniziato a lavorare sul carro. Fino a dicembre siamo stati in due, servirebbero più volontari».
Il carro, ispirato a Super Mario, è stato realizzato in polistirolo: «Deve essere tutto a norma, in modo che qualora ci fosse un incendio non si sviluppi mai verso l’alto. Aspettiamo tutti l’arrivo della cittadella del Carnevale, abbiamo bisogno di più spazio. Comunque siamo soddisfatti del nostro lavoro. Il rione 167 ha buone possibilità di vincere ma anche noi ci siamo impegnati, ora sta alla giuria decidere».
«La ripresa dopo l’interruzione dovuta alla pandemia è stata difficile – dichiara Luciana Balestri del rione Senzuno, mentre passa la colla sui fogli di giornale da incollare all’auto di Ritorno al futuro – Ci sono strati più spessi e meno spessi, dobbiamo ricoprire tutta la macchina. Il rione Senzuno è qui per divertirsi, ma ci piace anche la gara. Avevamo voglia di tornare, crediamo molto nel Carnevale. Abbiamo iniziato le riunioni per decidere il tema a novembre, l’idea di Ritorno al futuro ci è piaciuta subito: dopotutto è davvero un ritorno, anche al divertimento».
Anche il rione Cassarello ha voluto scherzare sul tema della ripresa, come dichiara il presidente del rione Mario Buoncristiani, un veterano del Carnevale: «La Repubblica traina un carro e all’interno ci sono i mestieri: il muratore, l’operaio, il cuoco, il bagnino. Ripartiranno? Sullo sfondo vediamo che ad essere ripartite sono le ciminiere. I lavori procedono, siamo un po’ indietro ma ce la faremo. È un’impresa, siamo tutti volontari e a volte è difficile riunire tutti».
Lo spirito di fratellanza è molto sentito anche dal rione Zona nuova, il cui carro si basa sul tema del rispetto dell’ambiente, come dichiara il presidente del rione Cristiano Battisti: «Si intitola Koalizziamoci. Abbiamo voluto mettere al centro il koala come simbolo della lotta all’estinzione di molte specie a rischio. Questa settimana abbiamo lavorato sul pelo, tutto realizzato in cartapesta. Ci resta l’ultima settimana per finire la colorazione, le ragazze sono bravissime a colorare. Non siamo qui per vincere ma per partecipare. Purtroppo non partiamo tutti con le stesse risorse, ma il nostro obiettivo è lo spettacolo e la manifestazione. Ci interessa che il pubblico si diverta, soprattutto i bambini che sono la cosa più importante».
«Ripartire dopo tre anni di fermo non è semplice ma la risposta del rione è stata forte – afferma Giacomo Manni del rione Pratoranieri -, anche perché quello che abbiamo voluto portare avanti quest’anno è un bel messaggio. Il carro, a tema Avis, alla fine invita tutti a donare il sangue. Voglio ringraziare i membri del rione che hanno dedicato il loro tempo, le loro energie e la loro pazienza a questo progetto. Il loro impegno sarà sicuramente apprezzato e ripagato anche con la creazione della cittadella del Carnevale. È importante perché serve per dare dignità a tutte quelle persone che lavorano. È una risposta che il Carnevale merita e che avrà, non ho dubbi al riguardo».
«Quest’anno abbiamo voluto fare un carro contro la guerra – spiega David Salvadori del rione 167 Ovest, ideatore del bozzetto su cui si basa il carro – Al centro vediamo Ares, il dio della guerra, un dio che sin dall’alba dei tempi vive grazie all’uomo, mentre la reginetta sarà rinchiusa all’interno di una gabbia e rappresenta la pace. Alla fine la gabbia si apre e le luci che animano Ares si spengono a simboleggiare il ritorno della speranza. A noi piacciono sempre le sfide, il carro è alto circa dodici metri e il mantello di Ares è largo 144 metri quadrati, con la testa che ruota di 360 gradi. La competizione ci spinge sempre a fare meglio, poi se vinci sei contento, è la ciliegina sulla torta, ma l’importante è lo spettacolo».
«Siamo fiduciosi, i problemi non mancano ma si va avanti – commenta la presidente del rione Centro Silvia Gani, mentre lavora ai serpenti protagonisti del carro Le malelingue – Manca solo la base, contiamo di finire in settimana. I volontari vengono tutti i giorni quando non sono al lavoro, chi la mattina e chi il pomeriggio. Ci vorrebbe più personale, la gente purtroppo si è allontanata, soprattutto i giovani, quindi speriamo che il Carnevale riparta alla grande, noi ci mettiamo tutto l’impegno possibile».
«Vogliamo ricominciare col botto – commentano infine i volontari del rione Capannino – per donare un po’ di consapevole spensieratezza. Perché abbiamo sicuramente passato tutti un periodo difficile, ma la musica, l’arte, la gioia non si fermano. Per questo abbiamo scelto come tema Raffaella Carrà: con le sue canzoni il nostro intento è quello di divertire i bambini, ma anche gli adulti che sicuramente riconosceranno e canteranno le sue hit mondiali».
Le foto sono state scattate da Giorgio Paggetti.