GROSSETO – Si è svolta all’Aurelia Antica Multisala l’iniziativa dell’ISGREC dedicata alle scuole per la Giornata della Memoria 2023, organizzata in collaborazione con i Comuni di Roccastrada, Massa Marittima e Monterotondo.
Con l’evento didattico (che ha coinvolto le classi grossetane in presenza, online le scuole del territorio) si è conclusa la serie di iniziative organizzate dall’Istituto per ricordare la memoria della Shoah, cioè lo sterminio e la persecuzione del popolo ebraico, ma anche la drammatica vicenda dell’internamento militare e la deportazione politica. Proprio la deportazione degli oppositori del progetto nazifascista è stata al centro dell’incontro, a cui hanno partecipato oltre agli studenti anche le autorità civili e militari grossetane (Foto: Camilla Brunelli, direttrice della Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato, e Ilaria Cansella, direttrice dell’ISGREC -Autore: Luigi Zannetti)
Per l’occasione l’ISGREC ha voluto a Grosseto Camilla Brunelli, direttrice della Fondazione Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato, che è parte insieme a ISGREC della Rete toscana degli Istituti della Resistenza. Il suo intervento, intitolato “Nei campi delle SS: il lavoro schiavo dei deportati”, ha affrontato il sistema dei campi del Reich da una prospettiva molto ampia, concentrando l’attenzione sull’organizzazione nazista dello sfruttamento del lavoro nei campi.
È seguita la proiezione del documentario “Trasporto 53” (produzione Isgrec/Regione Toscana, regia di Luigi Zannetti) con cui il centinaio di studenti e studentesse presenti hanno approfondito la vicenda della deportazione politica dalla provincia di Grosseto: il documentario riproduce, in particolare, l’incontro con i luoghi-simbolo della memoria locale, permettendo di guardare però oltre il contesto cittadino e integrando nella narrazione le fonti storiche. “Il titolo richiama il trasporto partito da Fossoli, destinazione Mauthausen, su cui fu deportato l’antifascista grossetano Tullio Mazzoncini” – dichiara Ilaria Cansella (direttrice ISGREC) – “La sua pietra d’inciampo a Campo Spillo e quella di Etrusco Benci, collocata dall’ANPI a Bruxelles, rappresentano un esempio di come le storie maremmane si incrocino con la storia europea e di come la nostra comunità debba doverosamente integrare questo approccio transnazionale nella propria memoria”.