GROSSETO – Differito di un mese il termine entro il quale le imprese beneficiare della Tax Credit Turismo (finanziamento a fondo perduto più credito di imposta) devono avviare i lavori oggetto della progettazione finanziata per il “Miglioramento delle infrastrutture di ricettività”, azione sostenuta dal Pnrr misura M1C3-4.2.1 e regolata dal Decreto legge 152 del 2021. Se prima i beneficiari ammessi a finanziamento avrebbero dovuto avviare i lavori entro il 27 gennaio 2023, adesso questa data è stata spostata al 27 febbraio per decisione del ministero del Turismo che ha accolto le richieste del sistema Confcommercio Imprese per l’Italia e delle Federazioni del turismo a esso collegate.
Inizialmente, infatti, era previsto che le aziende beneficiarie del contributo (in parte sotto forma di finanziamento a fondo perduto e in parte sotto forma di credito di imposta) avessero dovuto avviare i lavori di miglioramento entro il 27 gennaio 2023. Dopodiché, siccome molte imprese che avevano presentato domanda si sono viste ridurre l’importo inizialmente concesso e di conseguenza hanno dovuto rimodulare i loro progetti tecnici, il ministero ha dovuto dapprima esaminare le proposte di rimodulazione e poi ripubblicare l’elenco delle nuove schede con i dovuti ricalcoli. Tale documento ministeriale è stato pubblicato solo il 28 gennaio scorso, ovvero dopo il termine inizialmente previsto per l’avvio dei lavori.
Per questa ragione il sistema Confcommercio Imprese per l’Italia e le Federazioni ad esso direttamente collegate si sono messi in moto per convincere il ministero a dare più tempo alle imprese per poter organizzare e far partire i lavori finanziati con la Tax Credit. Grazie a questo impegno il ministero del Turismo con proprio avviso pubblicato sul sito internet istituzionale ha differito di 30 giorni il termine per l’avvio dei cantieri di “Miglioramento delle infrastrutture di ricettività attraverso lo strumento del Tax Credit” (PNRR M1C3-4.2.1). La nuova data è quindi quella del 27 febbraio 2023. L’allungamento dei tempi, ovviamente, vale anche per quei beneficiari che non hanno dovuto provvedere a rimodulare i propri progetti.