GROSSETO – Si chiama baskin, dall’unione di due parole: basket più inclusione. Una disciplina che può essere sostenuta da qualsiasi persona e che comporta un forte senso di squadra e di inclusione.
Il baskin, infatti, non fa distinzioni tra normodotati e disabili di qualsiasi livello, perché fa giocare tutti insieme, grazie anche a un regolamento che non consente confronti impari, ma mette tutti sullo stesso piano. A Grosseto, ben presto nascerà una squadra, grazie all’interessamento della Gea Basketball, storica società cittadina. Un progetto che il Fossombroni ha deciso di appoggiare con le classi a indirizzo sportivo, grazie al volere della dirigente scolastica Francesca Dini, del coordinatore del corso sportivo Amedeo Gabbrielli e agli insegnanti della scuola, come Monica Mazzilli che sta seguendo da vicino le varie fasi dell’iniziativa.
Un primo incontro si è tenuto nell’aula magna della scuola di via Sicilia, con un esponente della Gea, Mario Santi, che ha spiegato agli studenti in cosa consiste il baskin e come si può aderire al progetto a partire dagli studenti delle classi prime e seconde. Nelle prossime settimane il progetto verrà portato avanti anche attraverso gli studenti del Fossombroni, una scuola che punta molto sui valori dello sport e sull’inclusione a qualsiasi livello.