GROSSETO – La scorsa primavera il Centro ricerche Crisba (www.crisba.eu) del Leopoldo II di Lorena di Grosseto e il Parco regionale della Maremma hanno riqualificato un’area dunale del Parco a Marina di Alberese, delimitandola con elementi naturali (legni, pali e corde) e mettendo a dimora centinaia di piante dunali propagate da seme dal Crisba.
L’intervento, svolto con la collaborazione del personale di Ente Terre regionali toscane e oggetto anche di un servizio della trasmissione Linea verde in onda su Rai 1, è risultato particolarmente promettente, le piante ora rigogliose e altra flora spontanea ha colonizzato l’area (in foto prima e dopo cinque mesi dall’iniziativa).
Alla luce di questi risultati positivi l’intervento è stato oggi rinnovato altre cento piante prodotte dal Crisba sono state messe a dimora dagli studenti della classe 5C del Leopoldo di Lorena, estendendo l’area di protezione dunale predisposta allo scopo dal personale del Parco. L’intervento è stato finanziato dal Parco regionale della Maremma, nel contesto delle azioni di tutela e valorizzazione del sistema dunale promosse dall’ente Parco medesimo.
Fra le specie scelte per la piantagione sono presenti molti esemplari di camomilla di mare (Anthemis maritima), ammofila (Ammophila littoralis), gramigna delle spiagge (Agropyrum junceum) e giglio di mare (Pancratium maritimum), una specie vegetale protetta. Il Centro ricerche è impegnato da oltre dieci anni nella propagazione delle piante dunali a partire da seme autoctono e quello odierno rappresenta il dodicesimo intervento di salvaguardia ambientale nelle coste maremmane.
Queste iniziative sono importanti per la rinaturalizzazione ma anche per la funzione divulgativa, sensibilizzano infatti alla tutela della flora locale, un ambito nel quale il Crisba è fortemente impegnato anche in difesa di altre specie vegetali fra cui, in collaborazione proprio con il Parco Regionale della Maremma, la specie endemica Limonium etruscum.