GROSSETO – Circolarità informativa, tempestività delle ricerche e flessibilità delle procedure rispetto ai diversi scenari di riferimento: questi i principali obiettivi perseguiti dal nuovo piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse.
Il prefetto Paola Berardino ha approvato il nuovo piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse. L’aggiornamento, realizzato sulla base delle recenti indicazioni del commissario straordinario per le persone scomparse, va ad affinare i meccanismi per incrementare ulteriormente la prontezza operativa e la capacità di far fronte ad un evento drammatico, come la scomparsa di una persona, che lascia in uno stato di profonda incertezza e turbamento non soltanto i familiari dello scomparso ma anche l’intera comunità.
Il piano disciplina i vari aspetti che ruotano intorno alla scomparsa di una persona, dalla ricezione della denuncia alla definizione degli interventi operativi, dalla comunicazione con i mass media al supporto da assicurare ai familiari, prestando una attenzione particolare alle procedure da attuarsi nei casi di scomparsa di minori.
«In particolare – spiegano dalla Prefettura – , si punta a migliorare la capacità di risposta di tutte le componenti sul territorio, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Enti Locali, Centro nazionale del soccorso alpino e speleologo e associazioni di volontariato, attraverso un più approfondito esame delle abitudini di vita della persona da ricercare, delle circostanze della scomparsa e del profilo geografico degli spostamenti, tutti elementi che possono facilitare il ritrovamento».
«Inoltre, vengono potenziati gli strumenti di ricerca dei minori, con l’impiego di canali di informazione istituzionale che raggiungono le diverse articolazioni operative specializzate anche in ambiti sovranazionali. Il piano va, altresì, nella direzione di potenziare gli strumenti in grado di affiancare e supportare le famiglie che vivono la scomparsa di un proprio caro con grande sofferenza, angoscia e senso di vuoto, alleviando la loro solitudine, anche grazie al contributo delle associazioni di volontariato, dei mass-media e delle trasmissioni televisive dedicate al fenomeno».
L’adozione del nuovo piano è stata anche l’occasione per fare il punto sui casi di scomparsa che si sono verificati nell’ultimo biennio. Nel 2022 le denunce di scomparsa nella provincia di Grosseto ammontano a 38, a fronte delle quali ci sono stati 22 ritrovamenti di cui uno deceduto, pari al 58% dei casi. Se distinguiamo per fasce di età, 19 i maggiorenni, 19 i minorenni; rispetto al genere, 30 i maschi e 8 le femmine; rispetto alla nazionalità, 18 italiani e 18 stranieri.
«Rimane, tuttavia, fondamentale allertare le forze di Polizia senza perdere tempo, chiamando il numero di emergenza 112, e formalizzando successivamente la denuncia di scomparsa con tutti gli elementi che possono essere utili al ritrovamento. Per questo rivolgo un appello a segnalare i casi di scomparsa nel più breve tempo possibile, perché le probabilità di successo dell’attività di ricerca tendono a diminuire con il passare del tempo: le prime ore sono determinanti».
«Si ricorda, infine, che chiunque può segnalare una scomparsa, anche un vicino di casa o un amico, non solo un parente. Il tempo è prezioso».