FOLLONICA – «La cittadella del carnevale poteva essere già costruita». A dirlo è Albero Aloisi.
«Risale al 2016 – afferma – il completamento del progetto esecutivo che presentai, in qualità di ex assessore al carnevale, al sindaco ed alla giunta. Un progetto di difficile realizzazione poiché l’opera avrebbe dovuto avere un costo appetibile per il costruttore che sarebbe stato compensato dal Comune attraverso una rendita venticinquennale pari alla somma degli affitti che il Comune stesso paga per ospitare i carri di carnevale. Un progetto “in house” prodotto internamente dai tecnici comunali in un clima di collaborazione e coinvolgimento costato poche migliaia di euro a fronte di un valore che se, esternalizzato, sarebbe pesato per centinaia di migliaia di euro per le casse comunali».
«Come mai – prosegue -, e lo dico con la competenza anche di ex assessore al Bilancio, il sindaco abbia virato verso l’operazione “un supermercato in cambio della cittadella” ancora non lo comprendo considerato che, al tempo, diversi operatori si interessarono ad un bando che pareva imminente. Ed invece, siamo ancora qui alle promesse: è vero che l’iter del progetto di finanza presentato da Eurospin è in stato avanzato ma, visto che tra i tanti passaggi burocratici mancanti c’è anche l’ennesima variante urbanistica, risulta poco credibile che nel 2024 l’opera possa essere completata».
«Che l’urbanistica follonichese sia in pesante difficoltà è dimostrato dagli strumenti urbanistici scaduti nel 2016 – aggiunge Aloisi -, dal continuo avvicendarsi dei dirigenti di settore, e dall’impantanamento proprio di alcune varianti urbanistiche che di recente sono assurte alle cronache. Produrre e chiudere l’iter della “variante cittadella” in piena campagna elettorale è qualcosa di molto ambizioso. Mai dire mai, ne sarei felice. La questione, però, presenta anche altre contraddizioni: il sindaco e la giunta hanno più volte annunciato come “cotto e mangiato” il ponte di attraversamento tra la zona industriale e la località Mezzaluna che sarebbe finanziato con gli oneri di urbanizzazione ottenuti dalla nuova lottizzazione a lato del supermercato Pam; opera che risolverebbe gran parte dei problemi logistici del carnevale e aprirebbe alla possibilità di utilizzo da parte dei rioni di capannoni industriali (anche di pregio) già costruiti e attualmente sfitti».
«Infine – conclude l’ex assessore -, il “mio” progetto cittadella torna ancora potentemente di attualità poiché avevo previsto di mia iniziativa un capannone adibito proprio ad archivio comunale: come sappiamo l’opposizione ha sollevato il problema degli affitti, considerati eccessivi, che il Comune sta pagando per l’archivio in zona industriale; se la cittadella fosse già stata completata, il Comune avrebbe risolto da tempo il problema anche dell’archivio. Quella pare mancare, come sempre, è una visione complessiva della città che ha bisogno, tra le tante cose, di una coerenza progettuale, di una programmazione ambiziosa e di una prospettiva capace di creare lavoro».