CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – C’è stato un periodo nel quale alcuni personaggi del paese hanno cercato di anticipare il futuro. Proprio così.
Fino alla comparsa dei cellulari era impensabile credere che avremmo potuto telefonare “senza fili”. Certo, esistevano i “baracchini” (ricetrasmettitori), ma con il telefono c’entravano come il cavolo a merenda!
All’interno di una Fiat 1500 di colore scuro era appoggiato in bellavista un apparecchio telefonico, di quelli con la ghiera numerica girevole, nero e massiccio. Per rendere ancora più credibile la “diavoleria” sul tetto c’era un’antenna alta almeno tre metri. Era sorretta da dei tiranti che rendevano l’auto molto futuristica.
Il proprietario insieme ad altri “vitelloni” andava a caccia di sguardi meravigliati ed increduli nei paesi più sperduti della Maremma rimediando, spesso, anche la compagnia di qualche fanciulla attratta da quel segno di modernità.
La novità veniva abilmente sfruttata per farsi riconoscere e… apprezzare, e l’ostentazione faceva il suo effetto.
E qui il fattaccio! Durante una di quelle scorribande per raggiungere un paese che in passato aveva dato i suoi frutti, fu deciso di cambiare itinerario attraversando un passaggio a livello rialzato.
La mega antenna andò a toccare i fili dell’elettrificazione della ferrovia provocando scintille, spavento e soprattutto l’interruzione della linea.
Gli occupanti dell’auto fortunatamente non subirono danni, il treno si fermò e ci vollero ore per la sistemazione. Intervennero carabinieri e pompieri e i buontemponi furono condotti in caserma.
Furono interrogati e quando le forze dell’ordine capirono che si trattava di una “cavolata” furono rilasciati.
Di tutto ciò, ovviamente, il “futurista” non ne parlò, ma qualcuno degli amici nei giorni seguenti fece trapelare la notizia in paese.
Se ne parlava nei bar durante le fumose partite a briscola e tresette ma anche in chiesa, durante la predica o dal bottegaio mentre si facevano acquisti.
Nei giorni seguenti sparì l’antenna ed anche il telefono nero da quella Fiat 1500 forse perché il proprietario pensò che non fosse ancora giunto il tempo giusto per anticipare il futuro.