GROSSETO – «A seguito delle dichiarazioni del Presidente di Fondazione Grosseto Cultura nel corso della commissione di controllo e garanzia del Comune di Grosseto emerge una caduta di stile per l’uso strumentale del rapporto familiare di una nostra dirigente ed uno degli ex presidenti della stessa fondazione». Si legge così nella nota firmata dal presidente di Confesercenti Grosseto Giovanni Caso, in risposta alle parole utilizzate dal presidente di Fondazione Grosseto Cultura, Giovanni Tombari.
«Confesercenti Grosseto è intervenuta nel dibattito locale a seguito delle note vicende per dare un proprio contributo nel merito, a difesa delle proprie imprese associate, con la volontà di non entrare nella ‘bagarre’ politica, non essendo di nostro interesse in quanto associazione di categoria, a dimostrazione della nostra trasparenza e dell’etica che guida i nostri comportamenti, in linea con i principi enunciati nel nostro statuto».
«In particolare, in qualità di soggetto attivo nel territorio, avendo condiviso gli obiettivi enunciati dall’Art. 5 dello Statuto di FGC: “(…) obiettivo di contribuire allo sviluppo economico e civile della comunità locale (…) per favorire la coesione sociale della città e delle comunità locali della provincia interessate, della agevolazione della produzione culturale innovativa, dello sviluppo del turismo culturale sostenibile, e della definizione delle strategie operative necessarie per il raggiungimento di tali finalità”, ci chiediamo oggi se tale vicenda mostra comportamenti idonei agli obiettivi statutari di Fondazione Grosseto Cultura ed assumiamo l’iniziativa di inviare in data odierna richiesta al Presidente di Fondazione Grosseto Cultura di convocazione dell’Assemblea di Partecipazione, per avere un confronto volto ad approfondire quanto accaduto rispetto agli obiettivi statutari».
E sul caso Fondazione dopo essere stata tirata in ballo dal presidente Tombari interviene anche direttamente Gloria Faragli. «Tra i componenti del gruppo dirigente che hanno condiviso il comunicato stampa di Confesercenti mi ero posta con una posizione tesa a ricercare un confronto con Fondazione Grosseto Cultura. L’attacco personale ricevuto del Presidente Tombari nel corso dell’intervento in commissione di controllo e garanzia del Comune di Grosseto non può far altro che indurmi a rispondere invitandolo a prendere atto di aver rovinato il clima positivo che FGC nel corso degli anni era riuscita a creare intorno a sé con il contributo di tutti gli attori che hanno accompagnato i progetti culturali della stessa fondazione. Di questo il Presidente Tombari dovrebbe prendere atto e rendere conto alla città, si tratti di soci o non soci, di organizzazioni o professionisti a chi negli anni l’ha sostenuta. Sulle questioni di merito saranno altre le sedi del confronto».