GROSSETO – Se nel calendario a cui siamo abituati l’anno nuovo è iniziato ormai da qualche settimana, così non è per chi ha origini cinesi e per chi segue quel particolare calendario lunare. Il capodanno verrà infatti celebrato il 22 gennaio.
Lo sanno bene i membri della comunità cinese presente in Toscana e ben radicata anche in molte città della Maremma, con attività note nel mondo della ristorazione, dell’abbigliamento ma non solo. Quest’anno si festeggia il passaggio dall’anno della Tigre a quello del Coniglio d’acqua. Secondo l’astrologia cinese, in cui i segni zodiacali durano tutto l’anno e non si alternano di mese in mese, sarà un anno di serenità proprio a causa della docilità dell’animale.
Il capodanno rappresenta l’evento più importante tra le tradizioni cinesi e per questo viene festeggiato a partire dalla sera della vigilia, per la quale le famiglie si riuniscono a cena, e proseguono per i successivi quindici giorni. Come avviene nel nostro Natale, il giorno di capodanno ci si scambiano i regali, che nel caso dei bambini e degli anziani consistono spesso in una busta rossa contenente del denaro, per augurare prosperità.
Il periodo delle feste termina con la famosa tradizione delle lanterne: nel 2023 cade il 5 febbraio. Fabbricate in carta di riso e decorate con biglietti contenenti desideri e indovinelli, le lanterne vengono accese e lasciate fluttuare in aria in segno di buon auspicio affinché il nuovo anno inizi nel migliore dei modi.