MANCIANO – «Sono passati sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione ma le cattive abitudini dell’assessore all’ambiente Vignali rimangono, evidentemente continua ad avere impegni più importanti a Grosseto, dato che risulta assente in giunta di continuo» afferma Hannah Lesch.
«L’enigma infatti rimane, dove sono finiti i cassonetti che sono stati installati una settimana prima del voto nelle vie di Manciano senza le necessarie autorizzazioni? Perché al cantiere del comune sono accatastati da sette mesi centinaia di bidoncini per la raccolta porta a porta e di questo progetto non ne è stata data nessuna comunicazione ai cittadini? Perché il sistema di vigilanza e di controllo attraverso le costose telecamere non sta funzionando?».
«Il degrado in paese aumenta, la sporcizia nelle isole ecologiche è improponibile e in merito alla bonifica della discarica non è stata professata parola. L’assessore sembra navigare a vista e invece di riorganizzare l’ufficio di sua competenza, assume all’ultimo tuffo un consulente per provare a sbrogliare la matassa» si chiede ancora.
«L’assessore non può andare avanti per tentativi, facendo gravare le spese e i disagi di scelte sbagliate sulle spalle dei cittadini senza neanche dare spiegazioni pubbliche in merito».
«Il Comune di Manciano spicca tra i peggiori della provincia in termini di percentuale di raccolta differenziata, parlano chiaro i dati dell’agenzia regionale per il recupero delle risorse riferiti all’anno solare 2021: su 28 comuni, Manciano si piazza al ventitreesimo posto con una percentuale di RD del 34% mentre i primi 22 viaggiano con percentuali che oscillano dal 48 al 75%. Dopo sei anni di mandato fallimentare è arrivato il momento che l’Assessore si assuma le proprie responsabilità e valuti un passo indietro per dare spazio a nuove energie» conclude Lesch.