GROSSETO – “Le nostre strade provinciali sono una sorta di colabrodo, e quelli che dovevano essere lavori di manutenzione ordinaria, si sono trasformati con il passare del tempo, in lavori straordinari”, afferma Guendalina Amati, consigliere provinciale Fratelli d’Italia e capogruppo di minoranza a palazzo Aldobrandeschi.
“Non si può pensare di tappare le buche con un po’ di catrame a freddo e così aver pensato di risolvere il problema. – tuona Amati -. Sappiamo tutti che le risorse a disposizione dell’Ente provinciale non sono molte. Questo, purtroppo, si deve soprattutto alla famosa riforma Del Rio, fortemente voluta dal Pd e dal centrosinistra, che ha poi portato le Province allo stato attuale. Ma so altrettanto bene che chi guida la Provincia di Grosseto può decidere dove effettuare i lavori di manutenzione”.
“In più di un’occasione, sia in sede di Consiglio provinciale, che in Commissione, – spiega Guendalina Amati – ho fatto rilevare che non si può sempre scegliere di fare manutenzione sulle vie di comunicazione più trafficate, per via dell’alto rischio assicurativo. Difatti, con questo modus operandi, la Provincia di Grosseto a guida Limatola, ha deciso di tagliare letteralmente fuori gran parte dei territori periferici come ad esempio quelli amiatini oppure quelli relativi all’area di Semproniano e Roccalbegna o quelli di Civitella al confine con Roccastrada e molti altri”.
“Oramai quasi ogni giorno, – dice l’esponente di Fratelli d’Italia – ricevo telefonate, messaggi e visite da parte di cittadini che si lamentano per lo stato in cui versano le strade provinciali. Arterie che ogni giorno vengono percorse da numerosi cittadini per raggiungere il proprio posto di lavoro o l’abitazione. Strade che presentano spesso un manto inidoneo alla percorrenza in sicurezza dei veicoli, dove chi guida i mezzi è costretto a fare una sorta di slalom tra una buca e l’altra”.
“Tali lamentele, – continua Amati – hanno raggiunto più volte anche i clamori della stampa locale, come nel caso della S.P. 112 Usi, oppure della provinciale che collega il comune di Seggiano a la Pescina ed il Monte Amiata, senza dimenticare la S.P. 140 Leopoldina nel comune di Civitella”.
“Non si possono abbandonare così al loro destino migliaia di cittadini, per il solo fatto che non abitano vicino alla costa. Ci sono molte persone e aziende che hanno deciso di investire in agriturismi o in qualsiasi attività produttiva e commerciale nei territori montani ed interni, e per questo non devono sentirsi bistrattati, avendo gli stessi diritti di chi invece vive in altri territori. Se davvero si vuol far ripartire il tessuto economico delle aree interne non si può prescindere da avere una rete viaria, almeno decorosa. Pertanto – conclude Guendalina Amati -, ben vengano le opere di manutenzione straordinaria sulle strade provinciali che portano verso il mare, ma è anche vero che da ora in avanti si investa operativamente, con lavori che non sono più rimandabili, anche sulla viabilità delle aree interne montane e pedemontane”.