GROSSETO – «Nell’affrontare la questione del bambino con asterisco e quindi gender, è giusto aprirsi all’ascolto, non è accettabile quando l’ideologia gender pretende di diventare pensiero unico per tutti». A intervenire sul tema è il consigliere comunale di Forza Italia Ppe Amedeo Gabbrielli.
«Come già più volte è stato detto da Papa Francesco, è possibile e giusto aprirsi all’ascolto, al ragionamento, ma non è accettabile quando l’ideologia gender pretende di imporsi come un pensiero unico che determini anche l’educazione dei bambini, precludendo così quel dialogo ed incontro auspicabile. È giusto valorizzare quei punti di incontro per crescere nella comprensione reciproca nel quadro delle ricerche sul gender».
Il punto di vista del consigliere comunale si estende a un’ulteriore riflessione di carattere educativo: «Si apprezza l’esigenza di educare i bambini a rispettare ogni persona nella sua peculiare e differente condizione in modo che nessuno, a causa delle proprie condizioni personali come disabilità, razza, religione, tendenze affettive, possa diventare oggetto di bullismo, violenze, insulti e discriminazioni ingiuste».
Infine Gabbrielli conclude il suo intervento con una importante visione su quelli che sono i valori da tenere ben presenti: «Si sottolinea che un altro punto di crescita nella comprensione antropologica sono i valori dell’essere donna, che sono stati evidenziati nella riflessione sul gender. In merito alle criticità si evidenzia che le teorie gender, specialmente le più radicali, portano ad un allontanamento dalla natura: identità sessuale e famiglia».