FOLLONICA – “Le rassicurazioni dei vertici della Asl e dell’assessore regionale Bezzini sull’arrivo di un nuovo medico nel punto di primo soccorso mi lasciano molto perplesso”.
Sandro Marrini, consigliere comunale del gruppo misto, commenta con amarezza l’incontro sulla sanità della Commissione consiliare, avvenuto ieri, venerdì 13 gennaio, nel municipio di Follonica, alla presenza di Asl e Regione Toscana.
“Da anni, ormai, denunciamo i tagli in sanità subiti passivamente dalla seconda città per numero di abitanti della provincia di Grosseto e, per tutta risposta, Asl e Regione propongono soluzioni di difficile realizzazione e che, se anche si concretizzassero, rappresenterebbero un’inezia rispetto alle criticità reali – sottolinea Marrini -. Quello che percepisco, e con me anche i cittadini, è che ci sia una totale mancanza di programmazione e che si navighi a vista, vendendo fumo ai follonichesi e a chi li rappresenta. Si raddoppia il medico, e questa è una notizia positiva, ma solo per tre mesi, da giugno ad agosto, per far contenti turisti: negli altri periodi dell’anno ai residenti chi penserà? Come potranno essere svolti a pieno regime i servizi di psichiatria, neuropsichiatria, pediatria? Il problema non è stato affrontato nella sua interezza: le parole di circostanza per offrire facili risposte, che poi si rivelano solo dei palliativi, non servono più, adesso è indispensabile ed urgente prevedere una programmazione sanitaria con il personale di Grosseto. Inoltre, la Asl dovrebbe avere il coraggio, insieme alle istituzioni, di incontrare i follonichesi e spiegare loro quali prestazioni sanitarie potrebbero essere offerte in loco e per quali patologie, altrimenti, sarebbe necessario rivolgersi agli specialisti presenti nel capoluogo maremmano”.
“Purtroppo, però, la sensazione sempre più concreta è che la Regione e la sua emanazione locale, rappresentata dalla direzione della Asl, passino il tempo a tappare i buchi, forse perchè maggiormente impegnate a pensare a come coprire la voragine finanziaria che le attanaglia, anche se il buco di centinaia di milioni di euro ancora non è stato palesato nella sua interezza a noi poveri cittadini della periferia toscana – termina Marrini -. Di certo, questi ammanchi non potranno essere ripianati attraverso il pagamento di prestazioni sanitarie, dato che la tanto decantata, soprattutto da Giani e dalla sua Giunta a trazione Pd, prima regione italiana sembra in realtà navigare in fondo alla classifica della sanità italiana”.