GROSSETO – Considerandola una gabella ingiusta, il presidente della provincia di Grosseto Francesco Limatola, subito dopo il suo insediamento, ha abolito la Cosap. Si tratta della tassa sui passi carrabili ad uso agricolo, commerciale, industriale, artigianale e a civile abitazione, che era stata introdotta nel 2017 dall’amministrazione provinciale, guidata da Antonfrancesco Vivarelli Colonna e quindi applicata negli anni dal 2018 al 2021.
Adesso al nuovo presidente resta tuttavia da affrontare la questione della riscossione dei mancati pagamenti del canone, che è scoppiata in tutta la sua complessità in questi giorni e su cui l’ufficio Patrimonio dell’ente sta attuando un riordino a partire da maggio 2022.
«Diversi cittadini- spiega il presidente Francesco Limatola – dal 2018 non hanno potuto pagare, perché avevano avanzato alla Provincia richiesta di aggiornamento della propria posizione sulla Cosap, dopo 20 anni in cui le precedenti amministrazioni provinciali, di fatto, non avevano mai applicato questa tassa che ritengo ingiusta, prevista da una legge del 1997 e introdotta in provincia solo nel periodo 2018-2021 dall’amministrazione guidata da Vivarelli Colonna. L’improvviso scoppio della pandemia ha fatto accumulare due anni di ritardi nella gestione di tali richieste di aggiornamento dati, per evadere le quali, è stato necessario in molti casi, effettuare dei sopralluoghi. La situazione si è ulteriormente complicata nel maggio 2022 in seguito all’adozione da parte dell’Ufficio Patrimonio della Provincia di Grosseto di un nuovo programma di gestione, che ha creato diversi problemi nel trasferimento dell’enorme mole di dati, relativi alle concessioni dei 19mila passi carrabili presenti sul territorio provinciale».
«Terza complicazione, che è emersa in questi giorni, – prosegue Francesco Limatola – dalle centinaia di telefonate che ci stanno arrivando, riguarda un errore di Poste Italiane che, quando nei mesi scorsi ha provveduto all’invio della documentazione alle utenze per il pagamento della Cosap arretrata, ha assegnato dei codici errati, che non consentono di effettuare il pagamento tramite il sistema pagoPa. Per cui ci stanno contattando in molti, che vogliono saldare il debito e chiedono un metodo alternativo di pagamento».
«L’ufficio Patrimonio si sta occupando a pieno ritmo della questione, – aggiunge Limatola – riceve ogni giorno i cittadini in sede e risponde a tante telefonate. L’obiettivo è evadere tutte le pratiche aperte senza ulteriori disagi per i cittadini e a tal proposito abbiamo anche rinforzato l’organico dell’ufficio con l’arrivo, dal 2 gennaio, di una dipendente in mobilità dal Comune di Grosseto. Una cosa è certa: non avendo alcuna responsabilità diretta gli utenti, non saranno assolutamente applicate delle penali sul ritardo accumulato nei pagamenti. Speriamo così di chiudere definitivamente e lasciarci prima possibile alle spalle il brutto capitolo della Cosap, che è stato aperto dalla precedente amministrazione, introducendo una tassa che ritengo inopportuna, e che dal 2022 non applichiamo più, perché penalizza i più deboli, colpendo migliaia di accessi a fondi agricoli che spesso non sono neanche fonte di reddito, presenti sulle nostre strade provinciali».
Per informazioni sui pagamenti Cosap 2018 è possibile rivolgersi ai seguenti contatti: 0564 484776 m.moschiano@provincia.grosseto.it ; 0564 484274 g.corsini@provincia.grosseto.it; 0564 484908 l.chimenti@provincia.grosseto.it; cosap@provincia.grosseto.it