GROSSETO – Sono scesi in piazza questa mattina i lavoratori e simpatizzanti di Clan, cooperativa Le Orme e cooperativa Silva che gestivano i servizi museali per Fondazione Grosseto Cultura.
Il sit in di protesta inizialmente era in programma in piazza Dante, davanti al municipio, in occasione del Consiglio comunale che si è tenuto proprio questa mattina. La Questura, però non ha dato il nullaosta e la manifestazione si è spostata in piazza della Palma, sede delle cooperative. L’iniziativa è stata organizzata dal collettivo autonomo Queer e da quella che è stata ribattezzata come “Assemblea Asterisco”.
«I lavoratori di Clan, Le Orme e Silva sono state malamente “silurate” da Fondazione Grosseto Cultura – hanno detto in piazza i rappresentanti di Queer-. Quello che noi chiediamo è trasparenza e un ripensamento su quello che è la gestione dell’arte e della cultura in questa città. Con l’Assemblea Asterischi abbiamo condiviso che sarebbe meglio una gestione privata dei servizi culturali, visto che questa è stata fallimentare».
«Un altro punto fondamentale – hanno aggiunto – è lo sfruttamento dei lavoratori all’interno di molte attività sia nel mondo dell’arte che dell’educazione. Tanti giovani qui se ne vanno e questa fuga generazionale è dovuta al fatto che questo territorio è lasciato a se stesso sotto tanti punti di vista. Lo si capisce anche dal fatto che la disoccupazione giovanile in provincia di Grosseto ha uno dei tassi più alti d’Italia».
In piazza di è parlato anche del “caso asterico”. «Ci sembra molto grave che nel 2023 alcuni esponenti del Consiglio comunale si permettono di dire che si tratta di “teoria gender” quando in realtà si tratta di accettare che il mondo è cambiato e noi, come comunità Lgbt, non siamo più disposti a nasconderci».
«Il “caso asterisco” – hanno ribadito – è partito da una mail interna mai uscita che è stata inviata al CdA di Fondazione Grosseto Cultura e che conteneva una bozza con un asterisco per abbreviare la dicitura Bambini e Bambine, ma la bozza non è mai stata inviata ai soci».