ROCCASTRADA – Martedì sera si è tenuta a Roccastrada una riunione convocata dal direttivo della Lega Spi Cgil, con all’ordine del giorno i gravi disservizi sofferti dalla popolazione del Comune per la carenza di medici di medicina generale. all’iniziativa, presieduta dalla segretaria della Lega Spi Cgil, Chiara Ceccarelli, hanno preso parte la segreteria provinciale dello Spi, la Cgil, la Pro loco di Piloni e Torniella, la Società operaia di mutuo soccorso di Roccastrada, la Filarmonica di Roccatederighi, Faisa Cisal autoferrotranvieri, Avis, Auser, Bocciofila, Pro Loco Roccastrada, l’Associazione pensionati Anp-Cia, la sezione Anpi di Roccastrada e la delegazione di Confartigianato Grosseto e il consigliere comunale di opposizione Mario Gambassi.
«La situazione nel nostro Comune – spiega la segretaria della Lega Spi Cgil – è davvero drammatica: dei 5 medici di medicina generale previsti, in questo momento ne lavorano solo due, uno dei quali andrà in pensione entro il prossimo febbraio perché ha problemi di salute e non può seguire gli oltre 1.800 cittadini che gli sono stati assegnati. Parallelamente siamo anche sprovvisti del pediatra di libera scelta. Tutto questo in un Comune con quasi 9.000 abitanti, molte frazioni e case in campagna, e con un terzo della popolazione ultrasessantacinquenne che ha bisogni sanitari complessi. È evidente che non possiamo più sopportare una situazione di questa natura, che oltretutto è destinata a peggiorare entro poco tempo».
L’assemblea ha deciso all’unanimità di costituire un comitato permanente composto da organizzazioni sindacali e associazioni che operano sul territorio, con l’obiettivo di monitorare la situazione e sollecitare le istituzioni e soprattutto la Regione Toscana.
«Ritengo davvero un bel risultato che si sia costituito un Comitato unitario rappresentativo dell’intera comunità roccastradina – dice ancora la segretaria – perché questa è la precondizione per ottenere il risultato. Nei prossimi giorni invieremo una lettera alla Regione Toscana per rivendicare un diritto che va garantito. Chiediamo che si dia una risposta ponte immediata alla popolazione, in attesa che vengano individuati i medici che sostituiscano quelli andati in pensione. A oggi c’é una presenza episodica al distretto di Roccastrada di medici della Guardia medica che possono redigere le ricette su richiesta dei pazienti, ma è chiaro che si tratta di un palliativo. Per cui – conclude Ceccarelli – chiediamo di garantire il diritto alla salute anche in aree rurali come la nostra, a costo di mobilitare i medici militari, fintanto che non sarà trovata una soluzione definitiva».