ISOLA DEL GIGLIO – “Gasolio a quasi 2,42 euro al litro e benzina di poco sotto ai 2,38, un sovrappiù di circa 60 centesimi rispetto alla terraferma. Il caro carburante è uno scandalo sociale che rende ancora una volta le isole minori più penalizzate rispetto ai comuni dell’entroterra, violando così il principio di continuità ed equità sociale. In questi giorni si parla tanto dei prezzi sulle autostrade, ma pochi evidenziano quelli delle isole minori ed al Giglio questa è la situazione attuale”. Il sindaco Sergio Ortelli non ci sta su un prezzo dei carburanti che, in pochi giorni, è cresciuto a dismisura.
“Sono anni che il costo del carburante è sopra i 2 euro costringendo i cittadini a moderare l’uso dell’auto, che sta diventando un bene di lusso, per chi se lo può permettere. Chi vive nelle isole non ha alternative, prendere o lasciare (l’auto in garage). E poi è una vergogna che i prezzi del self service siano uguali al servito, questo è ulteriormente inconcepibile – denuncia il primo cittadino – Quanto devono pagare gli abitanti di una piccola Isola per non farla morire decidendo di continuare a viverla?” La rabbia di Ortelli è quella dei cittadini.
“Quello che mi chiedo è: perché il prezzo di un carburante portato al Giglio settimane fa cresca a dismisura nella stessa maniera in cui sarebbe accaduto se fosse stato trasportato il giorno prima? Capirei se fossero cresciute solo le accise dopo il mancato rinnovo del taglio, ma non anche di quello del prodotto. Il problema, forse, è anche dovuto al regime di monopolio che abbiamo sull’Isola, dove la mancanza di concorrenza porta a prezzi gestiti senza regole, senza tirare in ballo i soliti costi del trasporto marittimo che è assolutamente ininfluente? Quale situazione ha portato il processo di liberalizzazione di qualche anno fa se non per incrementare l’oligopolio delle compagnie petrolifere a discapito dei cittadini e dei semplici gestori delle pompe di benzina locali?” Sono tutte domande che Sergio Ortelli, pone e per le quali pretende risposte.
“Le voglio per i gigliesi che sono i primi danneggiati da questa situazione – sostiene il sindaco – ma li pretendo anche per tutte le piccole Isole che si trovano nella stessa situazione. Ci sentiamo penalizzati, ma anche vittime di una situazione fuori controllo, su cui ci attiveremo con il Governo per porre rimedio. Il rischio è che lo spopolamento in atto diventi qualcosa di ancor più grave e noi non lo vogliamo, né possiamo, permettere. E’ facile esaltare le piccole isole nel periodo turistico, ma dobbiamo pensare che queste vivono dodici mesi l’anno e non per i soli tre estivi. Ci sono famiglie e imprese che meritano rispetto e in questa situazione del carburante di rispetto ne vedo veramente poco”.