SCARLINO – «Siamo arrivati alla fine del 2022, resta solo un anno a disposizione dell’Amministrazione Comunale per la sua attività prima di entrare nella baraonda della campagna elettorale, dopo di che ben poco sarà possibile realizzare».
Esordiscono così i gruppi consiliari di minoranza PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme in una nota stampa.
«Stiamo uscendo dal tunnel della pandemia ritornando alla vita normale riappropriandoci degli appuntamenti pubblici in presenza – scrivono i consiglieri comunali -, purtroppo per quanto riguarda i consigli comunali dobbiamo registrare uno scarsissimo numero di convocazioni e per protestare contro questo brutto modus operandi non abbiamo partecipato volontariamente all’assise di novembre illustrando i nostri motivi in una apposita conferenza stampa. Come sempre quando non ha argomenti per rispondere o confutare i nostri attacchi la sindaca ha glissato chiudendosi nel più classico silenzio assordante».
«Il 2022 era cominciato con il siluramento del progettista incaricato di portare a termine la programmazione urbanistica del nostro territorio, prima confermato dall’attuale giunta in seguito liquidato con un pretesto che ha lasciato molti dubbi non chiariti e un vuoto lungo mesi. Oggi il primo cittadino e l’assessore all’Urbanistica si sono svegliati dal lungo sonno (durato 4 anni) annunciando la decisione di abbandonare il regime transitorio entro cui era stato redatto il Piano Operativo per allinearsi all’attuale legge regionale. Un percorso legittimo che se fosse stato preso subito ad inizio legislatura e non dopo aver perso tempo e soldi buttando al macero tutto il lavoro fatto fin qui, avrebbe porato ad oggi a risultati concreti. È di questi giorni la notizia dell’incarico ad un nuovo professionista che, se pur bravo, rimanderà ulteriormente lo sviluppo di Scarlino a chissà come, quando e soprattutto con ulteriori aggravi per il bilancio pubblico di non poco conto, sui quali come sempre peserà lo spettro della Corte dei Conti».
«L’altro tormentone del 2022 è stata la vicenda delle Bandite, gestita dalla giunta in maniera poco chiara e maldestra con atti d’indirizzo controversi e promesse vane; settori dati per indispensabili svaniti nel nulla (Uffico Agricoltura), concorsi banditi poi annullati e ribanditi, fino a denunce e strascichi giudiziari che con sconcerto e amarezza abbiamo letto sulla stampa locale.
Pensare che nella delibera n° 16 di febbraio si parlava di procedere in modo “tempestivo alla sostituzione della conduzione del settore”, ebbene ad oggi il vecchio responsabile è ancora al suo posto, ma alcune voci ipotizzano nuovi arrivi fra i regali di Natale. Se così fosse facciamo in bocca al lupo al nuovo tecnico (chissà se anche titolare del settore) perchè troverà una matassa non semplice da sbrogliare senza il supporto di un’amministrazione che ha dimostrato poco amore per il gioiello che un tempo erano le Bandite di Scarlino e il loro patrimonio agricolo forestale».
«L’Ambiente è l’altro grande orfano di questo governo leghista che naviga a vista nella palude delle difficoltà della zona industriale del Casone. Ciò nonostante, pure quest’anno le aziende di quel comparto economico si confermano leader dei più alti fatturati provinciali con ben due società scarlinesi nei primi quattro posti. La crisi Venator è tutt’ora in corso ma sembra ci siano notizie buone dell’ultima ora, se così sarà responsabilmente faremo la nostra parte in consiglio comunale. Sul nuovo corposo investimento di Iren (alternativo all’inceneritore) invece non si è capito bene il pensiero del Comune sede d’impianto che con i suoi mille dubbi non fa che minare le certezze degli imprenditori di turno. L’incarico conferito al consulente anbientale esterno ha sortito qualche effetto o no….?».
«La vicenda di attualità riguardo al medico di base ben ha rappresentato il menefreghismo del palazzo, creando sconforto e disagio fra la popolazione del capoluogo e del Puntone trovatasi senza un servizio fondamentale per la salute delle persone.
Ancora una volta non si è voluto ascoltare i nostri suggerimenti e alzare il tono nei confronti di Asl e Regione o prendere in considerazione il progetto delle Botteghe della Salute, presentato ad inizio legislatura dal Pd e ignorato dall’ottusità di una Giunta che piuttosto di dare un servizio utile ai cittadini ha preferito lasciar perdere perché proposto da una forza politica avversaria».
«Auspichiamo a breve il ritorno dei sedili divenuti tristemente famosi con il video del professor Sgarbi oggi mandati a restaurare perché “crepati dagli agenti atmosferici”, al loro ritorno speriamo in un posizionamento più consono e in sintonia con la Soprintendenza (come previsto dalle norme) senza ulteriori forzature e ripicche che potrebbero essere dannose per le casse comunali».
«Un pensiero finale va agli addobbi natalizi scomparsi del tutto o quasi dalle vie del nostro Comune, dopo gli sfarzi e i 27mila euro spesi lo scorso anno per attività superflue tipo regalare ciclamini ai privati casa per casa al limite del clientelismo, siamo passati alla totale assenza di luminare. Condividiamo la scelta di sobrietà visto l’aumento del costo dell’elettricità ma almeno nelle piazze dei tre principali centri abitati insieme all’albero di Natale qualche luminaria sarebbe stata forse opportuna».