GROSSETO – “Nella Legge di bilancio, il Governo non sembra comprendere appieno la grave situazione della sanità, le emergenze dovute alla pandemia, i ritardi da recuperare su visite, interventi chirurgici e sistemi di cura, così come i problemi degli anziani non autosufficienti. Inoltre le risorse stanziate per il 2023 e il 2024 sono ben lontane dalle necessità e non riusciranno nemmeno a coprire gli aumenti dei costi dovuti all’inflazione”, a parlare il presidente Anp Cia-Grosseto Giancarlo Innocenti.
“Infatti – aggiunge – dei 2,2 miliardi previsti nel 2023 per la sanità, 1,4 miliardi sono vincolati per coprire i maggiori costi energetici lasciando agli interventi strutturali appena 800 milioni. Quindi non è chiaro come verranno affrontate tutte le emergenze, a cominciare dal personale medico e parasanitario, già sotto organico da anni e oggi del tutto inadeguato a far fronte alle nuove sfide del post Covid e alla necessità di innovazione e potenziamento”.
“Proprio a seguito degli anni del Covid, con il Sistema sanitario nazionale, strumento di coesione sociale e di garanzia dei diritti, andare ora verso un minore impegno finanziario dello Stato nei confronti della sanità pubblica significa rischiare di tornare pericolosamente indietro -aggiunge il presidente Anp Cia-Grosseto -. Il fenomeno dei “medici a gettone” squalifica la professione medica e carica di maggiori costi il SSN; nei Pronto Soccorso i disagi e le disfunzioni aumentano, mentre la sanità privata avanza addossando sempre maggiori spese sui pazienti, soprattutto anziani”.
“Anche sul versante del sociale e della non autosufficienza, non si percepiscono segnali, mentre incombe la scadenza del 31 marzo per approvare il disegno di legge quadro già licenziato dal governo Draghi e indispensabile ad attivare le risorse dedicate del Pnrr. Oggi, invece, sarebbe necessario un maggiore impegno per sostenere le necessità di potenziamento e innovazione del sistema sanitario -evidenzia- in particolare per costruire una sanità territoriale vicina al cittadino, dalle case di comunità ai servizi domiciliari alla telemedicina. E poi, bisognerebbe abbattere le liste d’attesa su visite e interventi chirurgici e costruire una seria politica della prevenzione per bloccare per tempo le patologie e promuovere stili di vita più sani”.
“La salute è un bene per tutti, la sanità è un diritto per tutti; per questo – conclude Innocenti – Anp Grosseto ribadisce il suo impegno a battersi per il rafforzamento del sistema sanitario, che deve essere alla portata di tutti i cittadini, senza discriminazioni né sociali né territoriali”.