GROSSETO – Consiglio comunale di fine anno “agitato” a Grosseto dove stamattina i consiglieri erano chiamati all’approvazione del bilancio di previsione 2023.
Maggioranza e opposizione si sono confrontati sul bilancio di previsione 2023 e dai banchi dal partito democratico sono arrivate critiche sui conti, in particolare sui costi previsti per i viaggi del sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e della giunta.
««Il sindaco spegne l’illuminazione pubblica per risparmiare e poi spende 100mila euro per i suoi viaggi» ha detto il capogruppo Pd Davide Bartolini.
«Il sindaco – ha detto Bartolini nel suo intervento in consiglio – ha emesso un’ordinanza su contenimento spese energetiche sia per la pubblica illuminazione che sul riscaldamento dei plessi scolastici con accensione e spegnimento anticipato, con una previsione di risparmio di circa 423 mila euro, ma nel 2022 la giunta giunta e soprattutto il sindaco hanno speso con le due auto di rappresentanza a noleggio la bellezza di 15.500 euro di carburante. Una cifra veramente importante se si considera che l’intero parco auto e mezzi della polizia municipale li ha spesi 49.000 euro. Non solo: parlando di manutenzione delle due auto di rappresentanza sono stati spesi 17.500 euro a fronte delle 23.000 euro che dell’intero parco auto della polizia municipale che conta decine di auto e moto».
«Di fatto – ha aggiunto Bartolini – il sindaco incide per un terzo dei costi complessivi che amministrazione spende per il carburante delle auto oltre a incidere di quasi 50% dei costi di manutenzione complessivi per due auto di rappresentanza. La spesa totale per le due auto di rappresentanza compreso il noleggio si aggira intorno ai 60.000 euro senza considerare il personale dipendente, cioè gli autisti, stimandolo in altri 40.000 euro l’anno, per un totale di 100.000 mila euro».
«Nel momento in cui – ha concluso Bartolini – viene emessa un’ordinanza per razionalizzare la spesa energetica in tutte le strutture comunali, il sindaco si permette di utilizzare i mezzi di rappresentanza senza una ben che minima parsimonia, anzi con totale menefreghismo sulla pelle dei cittadini invece di dare l’esempio come dovrebbe dare un buon padre di famiglia».