GROSSETO – Sono 4,5 milioni le persone che per il cenone di fine anno hanno già scelto uno dei 70mila ristoranti italiani che rimarranno aperti nella notte di San Silvestro.
Numeri in crescita, sia per quanto riguarda la domanda, con 500mila persone in più dello scorso anno attese nei locali, sia sul fronte dell’offerta con il 59,1% dei ristoranti che rimarrà aperto il 31 dicembre, mentre nel 2021 ci si era fermati al 53,6%.
Anche a Grosseto le prime stime sono positive.
“Le prenotazioni quest’anno ci sono – commenta il presidente provinciale di Fipe Confcommercio Grosseto Danilo Ceccarelli – Si percepisce la voglia delle persone di stare insieme, di divertirsi e soprattutto di lasciarsi alle spalle questi ultimi anni terribili di restrizioni e privazioni. Avvantaggiati anche dal clima e dalle bellissime giornate che sicuramente invogliano ad uscire, i ristoranti stanno lavorando abbastanza bene. Sicuramente i rincari di bollette e materie prime pesano sugli incassi, ma siamo fiduciosi per il futuro”.
Secondo la Fipe Confcommercio gli italiani a Capodanno sono pronti ad una spesa pro-capite che oscilla tra 92 e 115 euro a seconda che ci si limiti al solo cenone oppure a cenone più veglione. “L’ultimo dell’anno sarà anche l’occasione per valorizzare i prodotti dell’eccellenza agroalimentare ma soprattutto vitivinicola italiana” aggiungono dalla Fipe. In particolare il riferimento è allo spumante. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi durante il brindisi di mezzanotte nei ristoranti si stapperanno 1,3 milioni di bottiglie. Nel 66% dei locali si tratterà rigorosamente di spumante italiano, mentre il 27% dei ristoranti proporrà sia bollicine francesi che bottiglie italiane. Solo Champagne, invece, in un locale su 10.
“In generale – concludono dalla Fipe Confcommercio Grosseto – tra gli operatori del settore della provincia di Grosseto si respira un’aria di cauto ottimismo: otto imprenditori su dieci confidano che sarà ‘tutto esaurito’ o che, in ogni caso, il bilancio sarà uguale se non addirittura migliore del 2019”.
La formula della serata è quella classica: in nove ristoranti su dieci la serata si snoderà intorno alla cena con incluso brindisi di fine anno e “soft entertainment”. Solo in poco più di un ristorante su dieci, oltre alla cena, si svolgerà anche un vero e proprio veglione con spettacolo e musica.
D’altra parte per spettacolo e intrattenimento saranno in attività migliaia di discoteche pronte ad accogliere clienti di tutte le età.
“Quest’anno, finalmente, si torna a festeggiare il capodanno nelle discoteche, dopo due anni di stop forzato – sottolinea, in conclusione, Ceccarelli – Pensare solo a questo pesantissimo dato, registrato dal nostro ufficio studi: da 2.500 locali da ballo aperti in inverno in Italia, nel post pandemia ne sono rimasti solo un migliaio”.