GROSSETO – «La direzione delle Farmacie comunali ha avviato e portato avanti un programma di licenziamenti, di contestazioni disciplinari e di gestione del personale tali da creare un clima sfavorevole al sereno svolgimento dell’attività delle lavoratrici e dei lavoratori occupati all’interno delle farmacie» a dirlo sono la responsabile territoriale della UilTuCS di Grosseto, Dorsaf Oueslati e il coordinatore regionale Uiltucs per il settore farmacie, Giuseppe Franzone, che il 15 dicembre hanno incontrato il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna «per affrontare alcune gravi criticità, rappresentate dai lavoratori, che sono sorte all’interno delle Farmacie Comunali di Grosseto da quando l’amministrazione comunale ha affidato la gestione di una delle sue più importanti partecipate all’attuale direzione aziendale».
«A seguito dell’esito negativo dell’incontro avuto con il sindaco, a cui sono state rappresentate tutte le problematiche emerse e che comunque non ha fornito né risposte né proposto soluzioni, la Uiltucs Toscana avvierà un percorso giudiziario per tutelare e vedere riconosciuti i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, cittadini e cittadine di Grosseto, che quotidianamente svolgono il proprio lavoro nelle farmacie comunali nell’interesse di tutta la cittadinanza. Tutela che fino ad ora i lavoratori non hanno ricevuto, pur essendo all’interno di una società di proprietà dell’amministrazione comunale al 51%».
«Cittadini e cittadine di Grosseto, lavoratori e lavoratrici, che si sono trovati, loro malgrado, coinvolti in spiacevoli vicende culminate, a volte, in attacchi anche personali; un dipendente delle Farmacie comunali è stato messo alla gogna mediatica con l’appellativo di “assenteista” e poi licenziato. Licenziamento (che sarà oggetto di impugnazione) e che, proprio in corrispondenza delle festività natalizie, ha, al momento, tolto la propria fonte di reddito ad un lavoratore in malattia e che è stato emesso senza che fosse visionata da parte dell’Azienda la certificazione medica che giustificava il motivo per cui il dipendente potesse uscire; documentazione che era stata comunque posta a disposizione per essere esibita su richiesta» prosegue la nota del sindacato.
«La UilTuCS Toscana, categoria della Uil che tutela il settore, intende chiedere alla magistratura, al garante della privacy ed alla consigliera di parità regionale di indagare in merito ai comportamenti riscontrati da questa organizzazione sindacale ed anche sulle modalità in cui siano state portate a conoscenza degli organi di stampa questioni personali e disciplinari di un dipendente delle farmacie che, senza nessuna definizione definitiva del procedimento disciplinare, veniva etichettato come “assenteista”».
«Visto che l’incontro avuto con il sindaco di Grosseto non ha al momento portato a miglioramenti tangibili del clima lavorativo, questa organizzazione sindacale intraprenderà in ogni sede le opportune azioni legali finalizzate a far luce su questi eventi ed a tutelare i diritti dei dipendenti delle farmacie comunali che chiedono solo di ritrovare una serenità lavorativa per svolgere al meglio il proprio ruolo a favore della collettività» conclude.