GROSSETO – “Siamo soddisfatti che, anche grazie al nostro intervento, il giudice del lavoro abbia annullato il licenziamento del dipendente di un’associazione, per illegittimità”, commenta così Simone Gobbi, segretario generale di Fisascat Cisl Grosseto la sentenza emessa di recente dal giudice del lavoro di Grosseto. “Il lavoratore, dopo il licenziamento, si era rivolto al nostro sindacato, come altre persone che durante l’anno chiedono consulenze e supporto, e immediatamente abbiamo ravvisato alcuni elementi di illegittimità e lo abbiamo indirizzato dal nostro legale di fiducia, l’avvocato Silvia Muratori”.
Il lavoratore, invalido riconosciuto, aveva un contratto di lavoro con l’Anmil, l’associazione nazionale dei mutilati e degli invalidi del lavoro. Nel febbraio 2022 ha ricevuto dal datore di lavoro l’ordine di trasferirsi in una sede fuori regione; in seguito a questo provvedimento, per il quale il datore di lavoro avrebbe dovuto chiedere il consenso dell’interessato, visto che si tratta di una persona portatrice di handicap, gli era stata contestata, nel mese di marzo, l’assenza dal luogo di lavoro individuato dall’associazione. Dopo qualche giorno il lavoratore ha ricevuto anche una contestazione per la sua assenza dalla sede di Grosseto e, in seguito, gli è stata inviata la lettera di licenziamento per la sua assenza ritenuta, da Anmil, ingiustificata.
“Si è trattato – dice l’avvocato Muratori – di un caso tipico di ‘malpratice’ purtroppo adottato spesso dalle aziende: si dispongono trasferimenti che, presumibilmente, il lavoratore non potrà accettare per poter poi procedere con il licenziamento”.