MASSA MARITTIMA – I lavori partiranno immediatamente. Lo annuncia il Comune di Massa Marittima. Ma non mancano le polemiche
Il sindaco: “Il crollo ha interessato una porzione delle Mura Medievali in via Chiassarelli, che già da anni erano attenzionate, perché si stavano staccando– spiega il sindaco Marcello Giuntini – e per questo erano state puntellate e transennate. Il Comune aveva già predisposto dei lavori di messa in sicurezza, che sarebbero dovuti partire a gennaio e che prevedevano lo smontaggio completo di tutta la parte di cinta muraria a rischio cedimento e il successivo sgombero delle pietre, per poter effettuare le indagini geologiche e capire come procedere in una fase successiva, per la ricostruzione. Avevamo già individuato la ditta, c’era da ultimare in questi giorni solo la firma del contratto, per partire con l’intervento nelle prossime settimane. Sicuramente le piogge dei giorni scorsi hanno accelerato un processo già in essere, aggravando la situazione.”
“Non ci sono stati danni a persone e a cose, – prosegue il sindaco – mi sono recato sul posto con i vigili del fuoco e i tecnici del Comune e dell’Unione dei Comuni per verificare di persona. A questo punto, essendo una situazione di emergenza, partono da subito i lavori di messa in sicurezza, per poi ultimare l’intervento come da programma”.
La Lega: “Il crollo di alcune decine di metri delle Mura medievali di Massa Marittima, rimettono al centro del dibattito la delicatezza dei nostri beni culturali e, soprattutto, la necessità della conservazione dei nostri borghi. Già nella scorsa campagna elettorale ne denunciavo la precarietà, l’evento della scorsa notte pone nuovamente un problema su cui la Regione, gli enti locali ed il Ministero devono al più presto porre rimedio”. Così il consigliere della Lega Andrea Ulmi dopo l’evento che ha visto crollare un tratto dell’antico manufatto della Città del Balestro.
“Quanto accaduto a Massa Marittima purtroppo non ci sorprende, potremmo dire che era quasi annunciato – sostiene Ulmi- Negli ultimi mesi più volte il capogruppo Lega in consiglio comunale Daniele Brogi aveva posto la questione all’attenzione del Sindaco Giuntini e solo una settimana fa aveva denunciato come l’armatura in legno che sosteneva le Mura fosse ormai talmente precaria da farne temere un repentino cedimento. Il Sindaco aveva annunciato un imminente inizio dei lavori di restauro, ma perché si è arrivati così a ridosso del crollo che, poi, puntualmente, si è verificato? Perché non si è intervenuti prima? Di chi sono le responsabilità? Questa è la prima cosa da appurare, oltre ad individuare al più presto le risorse per un intervento”.
Ulmi ricorda come quello di Massa Marittima “non sia un caso isolato e come ci siano beni a serio rischio in tutta la Regione compresa la Provincia di Grosseto. Purtroppo non si tratta di un caso isolato – sostiene il consigliere della Lega- già nel passato si erano verificati eventi di questo tipo in altre località e altre situazioni di rischio sono ben note. Per questo occorre un piano strategico, di monitoraggio e di intervento che parta dal Ministero, che coinvolga le Regioni e gli enti locali. Oggi siamo a rammaricarci del crollo delle Mura di Massa Marittima, ma anche pensando a ciò che avrebbe potuto essere se il cedimento non fosse accaduto nella notte, ma fosse avvenuto durante il mercato che si svolge in prossimità del tratto danneggiato. Possiamo dire che si è rischiata una tragedia. Per questo non possiamo perdere altro tempo”.
Fratelli d’Italia: “Ci sono alcuni detti popolari che sono sempre di grande aiuto: “non si crede al Santo se non si vede la festa”. In questo caso il Santo ha aiutato anche in assenza della festa, perché se per ipotesi la porzione di Mura a Massa Marittima fosse crollata nel giorno del mercato settimanale, la probabilità dei danni che avremmo potuto assistere sarebbero stati forse ben più gravi”, afferma Fratelli d’Italia Colline Metallifere-Massa Marittima.
“Eppure, in più di un’occasione le opposizioni in consiglio comunale avevano manifestato il rischio palese, presente in quei sostegni, che erano visibilmente in condizioni di evidente precarietà. Ma purtroppo a questo, da parte dell’amministrazione sono state fornite quasi sempre risposte assolutamente ondivaghe e prive di certezze”.
“Noi di Fratelli d’Italia riteniamo che da parte dell’amministrazione comunale ci sia stato un “certo rilassamento”, e diciamolo pure, un totale disinteresse nei confronti di alcuni pezzi di storia di questa cittadina, ma il fatto che riteniamo più grave è quello della totale sottovalutazione del pericolo insito nello stato di certe strutture, perché su altre cose si può transigere, ma sulla sicurezza dei cittadini, non ci si può affidare al caso. Fratelli d’Italia, vuole ricordare alla amministrazione Giuntini che il mandato finisce nella primavera del 2024, e che fino ad allora sono obbligati a governare, e bene, e non a guardare lo svolgersi degli eventi”, termina la nota.
Pci e Lega: «Senz’altro la colpa sarà dei soliti, pochi cattivi del Pci o della Lega che dopo aver denunciato più volte una situazione precaria, ora faranno gli sciacalli buttandosi sopra la questione, oppure la responsabilità sarà data al solito Breghi personaggio della fantasia massetana a cui si affibbiano le colpe, fatto sta che quel pezzo di mura da anni pericolante ce l’ha fatta è venuto giù» affermano Daniele Gasperi e Daniele Brogi.
«Da tempo abbiamo denunciato la situazione e da tempo venivano chiesti interventi, ora il tempo è scaduto e le mura, senz’altro aiutate dalle copiose piogge, sono rovinate a terra. Quanto costerà ora ripristinare il tutto? Certamente molto di più».
«Se si aspettava il danno ora è arrivato e chissà se qualcuno ora si muoverà per cercare quei fondi che ribadiamo ora saranno molti di più, come hanno fatto in altri comuni come esempio a Magliano, per riparare a quel danno annunciato e anche voluto per superficialità» prosegue la nota.
«Ora c’è rimasto, poco lontano, il fabbricato dell’ex agraria, anch’esso in condizioni precarie e pericoloso che, anche se privato, chiede un intervento di messa in sicurezza che il pubblico può ordinare prima che si verifichino franamenti e danni. Resta anche il Monteregio anche se a Massa siamo tutti felici che la proprietà, l’ASLONA, provveda a mettere ponteggi per evitare danneggiamenti in caso di franamento a soggetti terzi».
«È bello sapere che quindi si dà per scontato che prima di farci qualcosa si aspetta che frani! Insomma la prospettiva è buona, mentre nel resto del paese e nei comuni anche vicini, arrivano fondi consistenti del Pnrr chi amministra Massa pensa ad accumulare detriti storici e forse per questo di grande valore. Anche questa è una possibile strategia».