GROSSETO – «Il Governo ha deciso di fatto di non sostenere le imprese – sostiene Confindustria -, escludendole del taglio degli oneri di sistema e riservandolo infatti solo a potenze entro 16,5 kw. Questa norma della Legge di Bilancio si configura quindi come un’ulteriore difficoltà alle imprese piccole e medie che costituiscono lo scheletro economico del nostro Paese. Gli oneri di sistema per le piccole e medie imprese possono infatti arrivare a pesare il 20% della bolletta: si configura quindi un aumento sproporzionato».
«Dall’inizio della crisi energetica gli oneri erano stati ridotti nel 2022 e azzerati da luglio 2022. Escludere le utenze sopra i 16,5 kw dalla prosecuzione dell’azzeramento è discriminatorio e colpisce direttamente le piccole e medie imprese».
A livello nazionale, Confindustria ha lanciato una campagna social con l’hashtag #EnergiaAlleImprese, per chiedere il taglio dei costi a beneficio di quelle realtà con utenze energetiche superiori a 16,5 kw. «Se spegni le piccole medie industrie, spegni l’Italia che produce». Sostiene questa posizione il presidente della delegazione di Grosseto, Francesco Pacini: «Il limite a 16,5 kw – dichiara – è ingiustificabile, mette in ginocchio tutte le medie e piccole imprese e le alte tensioni utilizzate in maniera prevalente dal settore industriale. Le nostre imprese, in modo particolare del settore manifatturiero, non possono essere così penalizzate dopo tutti i costi esorbitanti legati alle materie prime che durano già da mesi. O il Governo torna sui suoi passi o si rischiano tante chiusure».