CAPALBIO – Per la prima volta, anche Capalbio Libri è stato incluso tra i festival oggetto della Ricerca ‘Effetto Festival’, curata da Guido Guerzoni, docente di Museum Management dell’Università Bocconi, da Giulia Cogoli, organizzatrice di festival ed eventi culturali, con la collaborazione delle ricercatrici Margherita Bocchi, Claudia Campanella, Lisa Giovannitti e Flaminia Iacobucci e giunta quest’anno alla sua settimana edizione.
In accordo con il Comune di Capalbio e per migliorare costantemente il Festival, Capalbio Libri ha accettato l’invito di far parte della ricerca, con gli altri 8 grandi festival coinvolti (Dialoghi di Pistoia, Procida racconta, Passaggi Festival, Festival della Mente, Festivaletteratura, pordenonelegge, festivalfilosofia e BookCity Milano) sia per conoscere il parere del suo pubblico sull’esperienza di partecipazione alla manifestazione sia per approfondire le abitudini dei lettori e delle lettrici che lo frequentano.
La ricerca nazionale ha indagato nella prima parte – attraverso la somministrazione di un questionario di 25 domande, cui hanno risposto circa 3.000 partecipanti – il rapporto tra festival, lettura e consumi culturali. Nella seconda, invece, si è interessata del fenomeno del volontariato festivaliero, attraverso la predisposizione di un secondo questionario, a cui hanno risposto 841 volontari.
Un’indagine interessante che ha consegnato risultati legati alla partecipazione a festival culturali sia dal vivo sia da remoto. Il profilo emerso è quello di un pubblico fidelizzato e affezionato, con una netta prevalenza del genere femminile, e della fascia di età compresa tra i 50 e i 70 anni. Di questo pubblico, la maggior parte si considera un ‘consumatore culturale’ e presta tempo e attenzione ad attività culturali diverse. Un’abitudine consolidata dei frequentatori dei Festival è quella di leggere almeno 2 libri l’anno (88%), preferendo il formato cartaceo e l’acquisto in librerie generaliste. I festival, secondo l’indagine, attirano i loro pubblici grazie alla possibilità di approfondire la conoscenza di temi conosciuti ma anche di approcciare argomenti nuovi e stimolanti. Inoltre, influenzano gli interessi personali e professionali (99%) e stimolano la lettura (94%), in particolare di saggi.
Le conclusioni della ricerca confermano che: la presenza dei festival stimola la lettura e gli interessi culturali dei partecipanti; il pubblico cerca sempre più ‘prodotti’ di qualità, di cui diventare frequentatore abituale e affezionato; la fruizione in presenza si compenetra sempre più a quella digitale (dal 2020 in poi) quindi ci sono infinite formule ancora da esplorare.
Nello specifico, il pubblico di Capalbio Libri è risultato allineato, all’interno dell’indagine, con quello degli altri Festival e questo sia per profilo sia per comportamenti e abitudini culturali. Gli organizzatori e i promotori della manifestazione si ripromettono di fare tesoro dei risultati della ricerca e di seguirne, nella progettazione delle edizioni future, gli spunti più interessanti.