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GROSSETO – Si è concluso con una festa l’Educamp che ha visto per 36 settimane una trentina di bambini profughi dall’Ucraina (oltre – per nove settimane – a ragazzi grossetani del Coeso) partecipare ad un progetto presentato sotto al titolo “L’unione fa lo sport – Oltre le barriere” che ha visto il Rotary Club Grosseto e l’Associazione Carlo Berliri Zoppi fare gruppo con il Circolo Pattinatori Grosseto e con il Coni regionale.
«Lo scopo di questa iniziativa – come ha avuto modo di puntualizzare Domenico Saraceno, presidente dell’associazione Carlo Berliri Zoppi – aveva un duplice scopo: dare aiuto ai bambini che hanno vissuto un’esperienza dolorosa di guerra creare nello stesso momento una maggiore integrazione con i ragazzi grossetani».
Da parte sua il presidente del Circolo Pattinatori, Stefano Osti, nel ringraziare anche la cooperativa “Uscita di Sicurezza” che si è resa disponibile per provvedere ai pasti, non ha nascosto che questa esperienza “ci ha entusiasmato ed ha coniugato solidarietà, divertimento e socializzazione”.
“Certamente un’esperienza da ripetere – hanno aggiunto Marilisa Sartoni ed Ernesto Croci che hanno seguito in prima persona il “camp” – facendo notare che tre dei partecipanti si sono anche inseriti nelle attività agonistiche delle squadre grossetane”.
Durante la festa che ha concluso questo Educamp il Rotary Club Grosseto ha dato ai ragazzi cappellini con la ruota del Rotary e alcuni piccoli doni.