ISOLA DEL GIGLIO – A seguito delle attività svolte nel corso del corrente anno che hanno visto coinvolti tutti i pescatori dell’Isola del Giglio, i tecnici e i volontari di Slow Food, il Comune di Isola del Giglio nella persona dell’assessore alle Sviluppo economico, agricoltura e pesca Walter Rossi e l’Università “La Sapienza” con il team di ricerca scientifica diretto dal professor Andrea Belluscio, il prossimo 17 dicembre si terrà un incontro pubblico per presentare alla cittadinanza gigliese e al pubblico la neonata Comunità Slow Food dei Pescatori della piccola pesca dell’Isola del Giglio.
L’incontro si terrà alle 12.30 alla sala Accoglienza della cooperativa “Laudato Sii” in via Circonvallazione, 24 (ex-asilo), Giglio Castello.
«È nata con l’obiettivo – racconta Ido Cavero, portavoce della comunità – di realizzare un modello condiviso di gestione delle acque marine intorno all’Isola del Giglio e Giannutri, attraverso la definizione di un modello di gestione che veda prioritariamente al centro la salvaguardia ambientale dei fondali e delle specie ittiche, ma anche la salvaguardia del mestiere del pescatore che attraverso l’esercizio della pesca sostenibile, ovvero che utilizza gli strumenti tradizionali della pesca che da sempre si è praticata all’Isola del Giglio. La Comunità è il primo custode delle acque e dei fondali marini delle nostre isole e vuole dare nuovo valore al territorio mediante un percorso virtuosi di valorizzazione dei prodotti della pesca».
«Questo momento di presentazione – spiega Claudio Bossini, fiduciario della condotta Slow Food di Isola del Giglio e Giannutri – sarà molto importante per l’Isola e sarà sicuramente l’occasione per trasmettere ai pescatori che hanno aderito alla Comunità il supporto della cittadinanza e delle autorità locali; saranno presenti anche i rappresentanti di Slow Food regionale e nazionale che hanno dato e stanno dando un notevole contributo alla realizzazione di questo progetto, ma anche a generare insieme all’amministrazione comunale un modello di valorizzazione che non si esaurirà al solo progetto sulla pesca».
«Il Comune è da sempre vicino alle attività realizzate sul territorio da Slow Food – prosegue l’assessore alle Sviluppo economico, agricoltura e pesca del Comune di Isola del Giglio Walter Rossi -, ma quanto stiamo riuscendo a fare in questo anno con il gruppo di lavoro costituito ha davvero messo in moto nuove energie e belle sensazioni. L’iniziativa di sabato insieme è frutto del lavoro svolto sul fronte della pesca, per il quale voglio esprimere il mio ringraziamento soprattutto ai pescatori che si sono messi davvero in discussione ed in gioco fino in fondo, convincendo l’amministrazione a dare gambe e forza al progetto di tutelare davvero la piccola pesca locale e valorizzarla al meglio, cercando di creare un modello di gestione della risorsa che sia soprattutto virtuoso che veda costruirsi sul territorio finalmente quella rete di relazioni che diano valore in modo esplicito al pescato sostenibile delle acque che circondano l’isola».
«Puntare al raggiungimento di un presidio Slow Food non è più un miraggio, quindi – prosegue Rossi – e questo sarà possibile grazie soprattutto al metodo di lavoro adottato, che vede coinvolti, oltre alle risorse locali, anche tecnici di Slow Food di livello nazionale e il mondo della ricerca scientifica: per procedere verso il compimento del progetto, abbiamo definito infatti un protocollo di intesa fra tutti i soggetti coinvolti che punterà soprattutto a monitorare costantemente, grazie alla disponibilità dell’Università La Sapienza con il gruppo di lavoro del professor Belluscio, l’impatto dello sforzo di pesca ed i miglioramenti che proprio attraverso l’utilizzo di sole tecniche tradizionali sostenibili il mare potrà avere. Tutto questo nel completo rispetto dell’ambiente e dell’interazione con le altre attività di fruizione del mare, quindi del turismo. Sarà un percorso ed un progetto che ci farà fare un salto in avanti nella gestione del mare e l’Isola del Giglio potrà essere la prima isola con un “Sistema Pesca sostenibile” in autogestione».