FIRENZE – Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza, su proposta della commissione Aree interne, una risoluzione “In merito alle misure per il contenimento del caro energia per famiglie, imprese ed enti locali, con particolare riferimento alle aree interne e montane”.
«Per i territori montani, quelli delle cosiddette aree interne, l’arrivo delle temperature invernali, in questo momento di crisi energetica, determina una situazione di maggiore disagio – spiega Donatella Spadi, consigliera regionale Pd e vicepresidente della Commissione Aree interne -. Sappiamo bene che, purtroppo, le spese per i consumi energetici saranno molto più elevate, sia per gli enti locali che per le famiglie e le imprese. Difficoltà che vanno ad aggiungersi a quelle già esistenti. Per la nostra provincia, in modo particolare, faccio riferimento ai territori dell’Amiata, delle Colline Metallifere e delle Colline del Fiora, inserite nei mesi scorsi dal Comitato tecnico nazionale (Ctai) tra le nuove aree interne della nostra regione, riconoscendone peculiarità per cui occorrono politiche di sostegno specifiche per favorirne lo sviluppo, la vivibilità e la coesione sociale».
«Con la risoluzione, approvata oggi dall’Assemblea toscana, chiediamo al Governo di intervenire sui costi dell’energia dei Comuni, differenziando in base alle fasce altimetriche. Riteniamo giusta la tassazione sugli extraprofitti delle imprese energetiche, ma è inopportuno che tale misura venga applicata anche a 1200 Comuni italiani rispetto agli impianti per le energie rinnovabili. I Comuni non sono aziende private: sono evidentemente enti pubblici e utilizzano questa energia per sostenere le attività in favore della collettività – continua Spadi – Per questo la nostra risoluzione chiede al Governo un impegno straordinario sul tema del sostegno al comparto montano e al “sistema neve” di fronte ai costi energetici. Poniamo, inoltre, il problema dei costi triplicati di pellet e legna da ardere, proponendo di portare l’IVA al 4%.
«Le Regioni senza il supporto del Governo non possono far fronte alle crescenti esigenze dei Comuni. Con questo atto vogliamo sostenere una mobilitazione che nasce anche da Anci e Uncem, e che possa aprire la strada a nuove misure governative che siano in grado di rispondere alla situazione di emergenza che questi territori stanno vivendo», conclude la consigliera Spadi.