ROCCASTRADA – Quando l’hanno vista alla guida dell’auto l’hanno subito riconosciuta, anche perché erano stati proprio i carabinieri a notificarle un provvedimento di inibizione della patente di guida a seguito di un sinistro stradale.
Insospettiti, i militari di Roccastrada hanno deciso di andare a fondo alla vicenda ed hanno proceduto al controllo della donna, straniera, riscontrando con stupore che possedeva una patente, sulla quale vi era però un cognome diverso.
Era infatti il cognome del marito acquisito dopo il matrimonio; una pratica legale in molti paesi dell’est Europa. E così i militari hanno deciso di andare a fondo e dopo aver contattato il collaterale ufficio di polizia estero, hanno prima appurato che la nuova patente era da considerarsi valida a tutti gli effetti, ma non Italia, dove la Prefettura di Grosseto nel mese di febbraio aveva inibito la donna alla guida. Per tale ragione è stata contestata una violazione di oltre 5.000 euro.