GROSSETO – Al via questa mattina, presso l’azienda agricola “Le Rogaie” di Grosseto, CAPon, un nuovo progetto di Legambiente cofinanziato nell’ambito del programma Imcap dell’Unione europea, realizzato allo scopo di aumentare la conoscenza e la consapevolezza verso la sostenibilità in agricoltura e gli strumenti che le politiche europee offrono per facilitarne la diffusione, dalla #PAC 2023-2027, alle strategie Farm to fork e Biodiversity 2030 passando da Green Deal e Pnrr.
Tre i percorsi messi in campo: seminari universitari, agricolture day e living lab. Proprio di un living lab sono stati protagonisti oggi 25 tra ragazze e ragazzi dell’ITS di Grosseto allo scopo di conoscere da vicino una smart farm che mette in atto best practices in fatto di innovazione di prodotto o processo e pratica sistemi di agricoltura sostenibile. Durante la visita e il confronto dialetti che ne è seguito, la proprietà ha illustrato le peculiarità dell’azienda e i vantaggi ambientali ed economico di scommettere sull’agroecologia.
“Dopo il progetto CAPsus – ha dichiarato Angelo Gentili, responsabile agricoltura di Legambiente – torniamo a coinvolgere cittadine e cittadini, studentesse e studenti nello strategico dibattito sull’agroecologia. Con il progetto CAPon, proseguiremo sulla strada della formazione e dell’informazione sui temi della sostenibilità in agricoltura e sulla necessità di imprimere un vero cambiamento, facendo tesoro delle buone pratiche già presenti nel territorio”.
“Non a caso, per il primo living lab abbiamo scelto l’azienda agricola “Le Rogaie”, per la multifunzionalità dell’azienda. Una realtà zootecnica che, oltre a concentrarsi sulla filiera produttiva, produce energia pulita attraverso l’impianto a biogas. Sinergia tra produzione agricola ed energetica, questa, destinata a rappresentare, nel prossimo futuro, un tassello di un mosaico composito”.
“Il loro lavoro – ha proseguito – è orientato alla produzione di beni di qualità che siano insieme legati alla tradizione e alla sostenibilità, utilizzando processi di coltivazione e lavorazione privi di agenti chimici e implementando tecniche all’avanguardia per preservare il territorio e la biodiversità che lo popola. Un ottimo inizio per CAPon e per una sempre più consapevole conoscenza del tema. Bene, infine, la partecipazione delle ragazze e dei ragazzi dell’ITS di Grosseto: da loro passerà la vera transizione.”
Per saperne di più: www.capon.it