ROCCASTRADA – Un team di professionisti si è riunito per la presentazione alla Regione Toscana di una richiesta di finanziamento per la messa in sicurezza della cripta di Giugnano, su fondi del Pnrr per la valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale, per il quale l’eventuale ammissione a finanziamento verrà decretata nei prossimi giorni.
Questo importante progetto che ha visto la messa in campo di professionalità diversificate, si è concretizzato grazie alla sapiente regia dell’assessore alla cultura del Comune di Roccastrada Emiliano Rabazzi che ha messo insieme il gruppo di lavoro che ha contribuito gratuitamente per la partecipazione al bando regionale, composto dall’architetto Giulio Basili, dall’archeologo Roberto Farinelli, dalla storica dell’arte Gina Berni e dall’architetto Chiara De Felice.
«Approfitto per ringraziare – queste le parole dell’assessore alla cultura Emiliano Rabazzi – a titolo personale ma anche a nome della comunità che rappresento per il mio ruolo di assessore, la famiglia Coralli, proprietaria del terreno ove sorge la Cripta per conto della quale è stata presentata l’istanza di richiesta di finanziamento alla Regione, ed i professionisti che hanno messo a disposizione gratuitamente la loro professionalità e conoscenza per fornire questo importante contributo che auspico possa portare, grazie al finanziamento richiesto, a salvare uno tra i più importanti patrimoni culturali del territorio del nostro Comune».
La Cripta di Giugnano costituisce l’unica struttura superstite di un vasto complesso monastico dedicato al Salvatore le cui origini risalgono al secolo IX, precocemente decaduto e reso particolarmente affascinante dalla sua singolare collocazione e conservazione. Vi si può accedere attraverso un varco praticato nella volta, scendendo gli instabili gradini di una scala a pioli.
Da tempo si parla di un nuovo restauro della Cripta, ma l’intervento non è semplice. Nei prossimi giorni la Regione Toscana si pronuncerà sull’ammissibilità a finanziamento dell’intervento il cui importo richiesto è stato quantificato in 150mila euro (interamente finanziabile in quanto bene vincolato) che prevede la messa in sicurezza del sito e la realizzazione di uno studio che consenta la possibilità di realizzare strumenti multimediali che permettano una visita virtuale del sito.
L’auspicio è che il finanziamento venga concesso e che almeno un primo intervento di messa in sicurezza si possa concretizzare, con la speranza che sulla Cripta possa riaccendersi un interesse tale da restituire presto questo prezioso bene all’interesse culturale della collettività.