SCARLINO – «Ho trovano nella cassetta della posta un avviso di cortesia ma sia io (degente per i postumi di un intervento chirurgico) che i miei familiari, non ci muoviamo da casa se non per visite mediche o sedute di fisioterapia e quel giorno eravamo tutti a casa» così Antonino Vella scrive in una lettera inviata sia alle poste centrali a Grosseto che a quelle di Scarlino Scalo.
«Il giorno 5 novembre, uscendo dal giardino di casa, ho trovato nella cassetta della posta un biglietto delle Poste italiane che mi informava che la stessa mattina era stato tentato il recapito di una raccomandata».
«Non avendo letto tutto il documento che spiega le modalità da rispettare per il ritiro, la mattina dell’8 mi sono presentato all’ufficio postale di Scarlino Scalo richiedendo la raccomandata. Le impiegate si sono premurate di informarmi sulle modalità del ritiro confermando quanto scritto ”Dalle ore 10,30 dell’ottavo giorno solare successivo al rilascio del presente avviso…”
«Avendo specificato giorno solare (e non lavorativo) si arriva al 13 novembre. Il 15 novembre mi sono ripresentato all’ufficio postale di Scarlino Scalo dove non mi è stato consegnato il documento richiesto accampando la motivazione che in questi otto giorni c’erano giorni semi-festivi e festivi (sabato e domenica) ed i santi patroni di Scarlino e Follonica (S. Martino e S. Leopoldo)» prosegue Vella.
«La specifica dei giorni “lavorativi “ rispetto ai giorni “solari“ del documento non mi era stata evidenziata, per cui si può immaginare il mio disappunto nel dover prendere atto della ulteriore negazione della raccomandata in questione; nel congedarmi dall’impiegata dell’ufficio numero uno le sue ultime parole sono state: “non è colpa nostra, torni il giorno giovedì 17 e forse avrà la sua raccomandata”».