MONTE ARGENTARIO – Stiamo per entrare nella stagione invernale, le temperature si stanno abbassando rapidamente e, come gli esseri viventi, anche yacht e barche vengono coperte per proteggerle. Artemare Club è andato nei cinque porti dell’Argentario a documentare le tantissime imbarcazioni che svernano con queste difese fatte di vari tessuti e “denari” per il freddo e la pioggia.
Il premio eleganza invernale va sicuramente al grande yacht d’epoca Mastiff, un gioiello raro e antico da ammirare al porto del Valle di Porto Santo Stefano, lavoratore del mare del passato con 32 anni di onorato servizio e poi rianimato e riportato allo splendore di un tempo e trasformato in autentico e confortevole yacht; la sua copertura è completa ed è molto piacevole da vedere d’altronde lo yacht è tutto affascinante pur essendo imponente come il nome che porta del cane dalle dimensioni impressionanti scoperto nel 55 a.C. dai legionari di Cesare che arrivarono nelle isole britanniche discendente diretto del mastino assiro babilonese importato probabilmente in Inghilterra dai Fenici 500 anni prima dell’invasione romana, di fronte a lui il molosso dell’Epiro appariva come un cagnolino da compagnia.
A parte questa digressione di storia canina, Artemare Club ritiene che uno dei rimessaggi dell’Argentario che copre meglio i natanti, come documentato nella foto, è la Kaimar Marine Srl al porto canale di Santa Liberata, cantiere spazioso ordinato e ben illuminato con il buio, il più vicino alla stazione di rifornimento combustibili della strada provinciale Orbetello Porto Santo Stefano.
Una curiosità: la consistenza del materiale delle coperture viene espressa in denari o danari, esempio 300 denari o 600 denari, come le calze femminili, si quelle delle donne che sono “l’altra metà del cielo” sempre più importanti nel mondo della nautica e nelle regate, parola di Artemare Club.