GROSSETO – “Da oggi, per la cittadella dello studente, comprensorio scolastico e sportivo di indiscutibile valore aggiunto per la nostra città, inizia un nuovo percorso di condivisione per risolvere quel problema di viabilità che si presenta come uno dei fattori più critici pericolosi della città stessa”, dice il consigliere del Pd Leonardo Culicchi dopo l’approvazione della mozione da lui presentata.
“La mozione – spiega il consigliere – in sintesi richiedeva, per chi viene dalla ciclopedonale di via Pietro Mascagni, il collegamento con via de Barberi per poi proseguire il percorso fino a congiungersi con via Mario Lazzeri mentre, per chi proviene dalla ciclopedonale di via Sidney Sonnino, la ricongiunzione del collegamento mancante dall’intersezione con via Ugo Bassi fino al ricongiungimento con la ciclopedonale di via Brigate Partigiane all’altezza di piazza del Risorgimento per poi proseguire, attraverso l’area fronte il Comando Gruppo Carabinieri Forestale, fino all’ingresso della cittadella lato SP 154”.
“Un primo passo importante per mettere in sicurezza l’area, specialmente in quel tratto stradale denominato quattro strade e per il flusso di traffico che viene da Gorarella, primo passo ma non l’unico perché c’è un dentro e c’è un fuori per le competenze che riguardano la Cittadella stessa”.
“Un dentro di competenza della Provincia e un fuori di competenza comunale, per questo, per dare continuità ad un percorso disviluppo progettuale, è stato proposto l’emendamento, condiviso da tutti i gruppi consiliari, per coinvolgere l’ente Provincia nella valutazione di uno studio di viabilità, interna ed esterna, dell’area interessata”.
“Non solo, vista l’istituzione proposta dalla Provincia, di un tavolo con la prefettura, al quale partecipa anche il Comune, nell’emendamento si è chiesto al Sindaco di farsi promotore per la costituzione di una commissione paritetica tra tutte le rappresentanze politiche di Comune e Provincia, finalizzata a trovare soluzioni per rendere più sicura e fruibile la Cittadella dello Studente per chi ci lavora, ci studia o la frequenta per attività sportive, rendendola più simile ad un vero e proprio campus studentesco cui è ispirata”.
“Un processo collaborativo tra Provincia e Comune di appartenenza politica diversa ma insieme per un campus che pochi in comuni italiani possono vantare, con la consapevolezza di agire quanto prima per i problemi di viabilità e sicurezza e con la volontà di creare un’armonizzazione con lo sviluppo dell’edilizia civile del quartiere, con infrastrutture che portino via De Barberi ad avere uno sfogo verso la provinciale e infine con un percorso ciclopedonale in continuità fino al cuore del nostro centro storico”, conclude Culicchi.