FOLLONICA – «Walter Sabatelli, il compianto pittore e concittadino, nel 1996 donò al Comune di Follonica sedici quadri della sua collezione per essere esposti perpetuamente, cioè sempre e comunque, nella Civica Pinacoteca di piazza del Popolo con un’unica eccezione: la partecipazione, straordinaria e temporanea, a mostre e esposizioni sia in Italia che all’estero» ricorda Massimo Di Giacinto consigliere comunale della lista civica Di Giacinto.
«La donazione venne formalizzata con una delibera della Giunta comunale che accettava la donazione delle opere d’arte, poi col decreto di autorizzazione del prefetto di Grosseto all’accettazione della donazione da parte del Comune e, alla fine dell’iter amministrativo, col rogito davanti a un notaio tra il donatore Walter Sabatelli e l’amministrazione comunale rappresentata dall’allora dirigente del settore dei servizi finanziari. Il valore dei sedici quadri, ventisei anni fa, fu stimato pari a 207 milioni di Lire».
«Tutto perfetto: un generoso pittore, particolarmente legato alla città e alle sue istituzioni culturali, dona gratuitamente al Comune dei quadri di gran valore artistico e economico».
«Ma sembra che non tutto abbia funzionato come doveva. Infatti mi risulta che da molti anni non venga rispettato il vincolo contrattuale della continua esposizione in pinacoteca dei quadri donati ma, per avere notizie certe, ho presentato una interpellanza al sindaco – prosegue Di Giacinto -. Se i quadri non fossero esposti come e dove dovrebbero esserlo, cioè permanentemente nelle sale della pinacoteca, ho chiesto il perché, dove sono, qual è il loro attuale stato di conservazione e, nel caso, come l’amministrazione comunale intende sanare l’inadempienza contrattuale per rispettare la volontà del donante».
«Quelle opere sono della città e delle future generazioni, sono state donate per essere ammirate e non per giacere tristemente in qualche magazzino col rischio di rovinarsi se non correttamente mantenute. Se davvero il Comune non avesse onorato in tutto o in parte l’impegno sottoscritto col maestro Walter Sabatelli, ed è molto probabile che sia così, saremmo di fronte oltre che a un inadempimento dell’amministrazione comunale anche al mancato rispetto delle volontà dell’artista e, cosa peggiore, della sua memoria di persona e maestro da tutti riconosciuto colto, signorile e con grandi doti artistiche, tanto da renderlo famoso nel mondo».