ORBETELLO – «La disastrosa situazione della raccolta rifiuti nel nostro Comune è sotto gli occhi di tutti» afferma Chiara Serracchiani, consigliera di minoranza di Gruppo Alternativa Orbetello.
«Capienza e tipologia dei cassonetti non adeguata, carenza di igiene nel conferimento per la mancanza dei pedali, mancanza di controlli e di un numero congruo di passaggi per lo svuotamento, presenza di numerose discariche a cielo aperto e zone del nostre comune che sono rimaste sprovviste di isole per il conferimento, cassonetti posizionati in palese contrasto con il codice della strada e che inficiano il valore del nostro patrimonio storico e artistico, barriere architettoniche inaccettabili e mancanza di cassonetti adatti al conferimento dei rifiuti da parte delle fasce più deboli».
«Senza ombra di dubbio, quello riguardante il piano rifiuti è uno dei fallimenti maggiori di questa amministrazione. Il Pef, portato in approvazione durante il Consiglio comunale del 24 agosto 2022, svela una situazione davvero allarmante sotto diversi aspetti. Un aumento dei costi di spazzamento e lavaggio di oltre 100 mila euro previsto per il 2023 dimostra, essendo il Pef calcolato a rendicontazione, che tali servizi non sono stati svolti gli anni precedenti e devono essere recuperati» prosegue l’opposizione.
«L’inefficienza del sistema comunale è dimostrata anche dalla differenza del 10% in più tra il benchmark di riferimento, cioè quanto costa lo smaltimento di 1 chilo di rifiuto urbano in un comune efficiente e il costo effettivo di tale smaltimento nel nostro comune. Ma il dato sicuramente più allarmante a dimostrazione di una mala gestione della Giunta Casamenti anche del servizio rifiuti, è un ammanco di circa 116.000 euro che si evince dalla parte del Pef relativa alle detrazioni».
«Sappiamo che per stabilire le somme consolidate da portare in detrazione ogni anno si va indietro di due anni. Le detrazioni sono il denaro risparmiato che negli anni successivi permette uno sconto sulla tari pagata dai cittadini. Quindi, le detrazioni del 2022 si basano sul consolidato del 2020 e quelle del 2023 si basano sul consolidato del 2021. Entrambi anni già chiusi a livello di bilancio» prosegue.
«Dal Pef portato in approvazione si evince che il per 2022 portiamo in detrazione 192.107 euro dal 2020, mentre nel 2023 portiamo in detrazione derivante dal 2021 solo 38.579, nonostante da consuntivo di bilancio già approvato, la cifra da portare in detrazione dal 2021 sul 2023 sia di 154. 849 euro. Perché questa differenza notevole? Dove sono andati a finire questi soldi? Visto che tale diminuzione di denaro da detrarre, comporterà un aumento, già previsto in questo PEF, della spesa per i rifiuti nell’anno 2023 e di conseguenza un aumento ulteriore della Tari per tutti i cittadini. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito dal Sindaco Casamenti né durante l’intervento in Consiglio né fino ad oggi. Siamo comunque fiduciosi che il nostro intervento porterà la Giunta a reimmettere i soldi mancanti prima della prossima approvazione delle bollette Tari, assicurando ai cittadini il pagamento di ciò che spetta loro davvero».