GAVORRANO – Il 21 novembre è stato approvato definitivamente dal Consiglio comunale di Gavorrano il Piano Operativo. Con questa operazione il comune minerario ha concluso l’iter per rinnovare tutti i suoi strumenti urbanistici e finalmente i cittadini possono operare le proprie trasformazioni edilizie in un quadro chiaro e aggiornato.
La vicenda della redazione degli strumenti ha preso avvio pochi anni fa con articolati processi partecipativi (gli incontri erano denominati ‘i venerdì del territorio’). Da questa discussione pubblica sugli obiettivi che la comunità gavorranese voleva darsi nel governo del proprio territorio, si è svolto un elaborato percorso di elaborazione tecnica, secondo gli indirizzi politici della compagine di governo, che ha portato all’adozione degli strumenti urbanistici.
Dopo la fase delle osservazioni prodotte dai cittadini e dopo la lunga verifica con gli organi competenti (la Regione Toscana, nelle varie branche, e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) il piano, nelle varie sfaccettature, è stato dichiarato approvabile e così, in questi pochi anni, il processo di rinnovamento si è compiuto definitivamente.
«Una volta chiusa la parte strutturale e la parte operativa del governo del territorio – dice il sindaco Andrea Biondi -, ora l’iniziativa passa agli operatori economici che, ognuno per le proprie possibilità, dovrà realizzare gli obiettivi previsti: un consolidamento e recupero degli insediamenti residenziali, uno sviluppo del settore turistico di qualità, una valorizzazione dell’ampio tessuto rurale (che proprio in questi anni a prodotto tanta ricchezza nella comunità), una crescita dell’impresa artigianale e piccolo industriale. In realtà, dopo la conferenza paesaggistica prima ricordata, rispetto al piano operativo adottato dal comune, per alcune schede di trasformazione (tre per la precisione), che erano state definitive con l’adozione, ci sono state sostanziali variazioni. Quindi tali schede sono state riadottate e saranno quindi approvate successivamente».
«Nella stessa sessione consiliare si è adottato l’avvio del procedimento per la definizione di un Programma Complesso di Riqualificazione Insediativa della ‘piccola città’ di Bagno di Gavorrano: questo strumento arricchisce il Piano Operativo di uno studio particolareggiato per il consolidamento del più grande insediamento del comune. Il centro, che si è sviluppato principalmente nel dopoguerra, non ha infatti ancora raggiunto una maturità urbanistica. Il Programma svilupperà, quindi, una proposta molto dettagliata per ridare un’identità (anche morfologica) a questo insediamento di pianura. Era necessario approvare il Piano Operativo per dare l’avvio al procedimento di progettazione di Bagno e così, la delibera successiva all’approvazione dello strumento urbanistico generale, ha permesso di dare energia a questa progettazione molto dettagliata. Nel giro dei prossimi mesi giungerà in consiglio anche questa proposta di rigenerazione urbana che porterà a compimento la pianificazione urbanistica del comune».
«Resta da ringraziare, dopo il lungo lavoro svolto, le varie istituzioni che hanno dato contributi al processo di pianificazione (dalla Regione alla Soprintendenza), i progettisti del piano (un gruppo coordinato dall’architetto Stefano Giommoni) e soprattutto l’Ufficio del comune (ora coordinato dall’architetto Giampaolo Romagnoli). Senza il loro lungo, profondo e attento lavoro oggi gli strumenti urbanistici non sarebbero maturati e senz’altro non sarebbero stati portati a compimento in un lasso di tempo, bisogna sottolinearlo, così breve».