GROSSETO – Stefano Bonaccini correrà per la segreteria del Partito democratico. Il presidente dell’Emilia Romagna ha sciolto ieri le riserve presentando la sua candidatura in vista delle primarie del 19 febbraio.
Una scelta che ha aperto di fatto la corsa alla segreteria Pd e al successore di Enrico Letta. La sfida del congresso a livello nazionale avrà ripercussioni anche a livello locale soprattuto perché Bonaccini ha ribadito che non accetterà sostegni dalle correnti del partito e che punterà molto sul rapporto con la comunità del Pd e con i territori.
A Grosseto in tanti all’interno del partito aspettavano questa “discesa in campo”. Tra loro c’è anche Giacomo Termine, sindaco di Monterotondo Marittimo e segretario provinciale del Pd.
«Già in passato ho avuto modo di confrontarmi con Bonaccini e condivido la sua linea rispetto alle scelte che dovrà prendere il partito. Per questo avrà il mio sostegno».
Quella di Bonaccini però non sarà l’unica candidatura. Alle primarie potrebbero essere tre o quattro i candidati. Tra questi, proprio in queste ore, si parla molto di Elly Schlein, neo eletta deputata per il Pd e fino a poche settimane fa vice presidente nella giunta regionale di Bonaccini. E alla fine potrebbe essere proprio questa sfida, tutta emiliana romagnola, la più interessante in casa “dem”.
A breve partirà anche il confronto sui territori. Intanto nel Partito democratico uno dei primi endorsment per il governatore dell’Emilia Romagna è stato il governatore della Toscana Eugenio Giani. «Con Stefano Bonaccini a Campogalliano – ha scritto Giani –, dove è nato e cresciuto, da oggi candidato alla segreteria del PD. Una leadership conquistata sul campo tra i cittadini vincendo più volte contro la destra grazie alla concretezza dei programmi e la forza degli ideali. Forza Stefano, sono con te»
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